Calcio, per la bancarotta del Palermo arrestati gli ex patron Tuttolomondo: i fratelli rilevarono la società nel 2019

Calcio, per la bancarotta del Palermo arrestati gli ex patron Tuttolomondo: i fratelli rilevarono la società nel 2019

Arrestati gli ex patron del Palermo Calcio Salvatore e Walter Tuttolomondo.

Sono i due fratelli imprenditori che tra l’aprile e il maggio del 2019 rilevarono la societa’ del Palermo, poi dichiarata fallita nell’ottobre dello stesso anno, che in quel momento militava nel campionato di serie B.

Quella vendita – con la cessione per dieci euro delle quote della ‘Us Citta’ di Palermo’ in favore della ‘Sporting Network Srl’, societa’ controllata dalla ‘Arkus Network Srl’ riconducibile ai Tuttolomondo – e’ finita sotto i riflettori della procura del capoluogo siciliano.

I Tuttolomondo, di 65 e 53 anni, sono finiti in carcere.

L’inchiesta ipotizza i reati di bancarotta fraudolenta, indebita compensazione di imposte con crediti inesistenti, autoriciclaggio e reimpiego, falso e ostacolo alle funzioni della Covisoc, la Commissione di vigilanza sulle societa’ di calcio professionistico della Figc (Federazione italiana giuoco calcio).

L’indagine, portata avanti dalla guardia di finanza di Palermo, ha portato all’esecuzione anche di tre obblighi di firma nei confronti di altre tre indagati: Roberto Bergamo, di 62 anni; Tiziano Gabriele, di 48 anni; Antonio Atria, di 54 anni.

Per questi ultimi tre e’ stata disposta anche la misura interdittiva del divieto di esercitare imprese, uffici direttivi di persone giuridiche o professioni per un anno.

La guardia di finanza di Palermo, in azione con i colleghi del Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma, hanno poi effettuato un sequestro preventivo di beni per un milione e 395mila euro.

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