Catania, misure cautelari per il terzetto di specialisti in rapine e spaccate (VIDEO)

Catania, misure cautelari per il terzetto di specialisti in rapine e spaccate (VIDEO)

Su delega della Procura della Repubblica di Catania, i Carabinieri della Stazione di San Giovanni La Punta hanno dato esecuzione ad una misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo nei confronti del 38enne Salvatore Chisari, del 34enne Claudio Cocula e del 27enne Alex DI Vita, tutti catanesi, indagati, a vario titolo, del concorso in rapina aggravata e tentata, porto illegale di armi comuni da sparo, nonché ricettazione e furto aggravati.

Grazie alle indagini eseguite dai Carabinieri dall’agosto del 2019 al febbraio 2020, si è potuto contestare agli odierni indagati la commissione dei seguenti fatti criminosi:

30.8.2019 in San Giovanni La Punta – Chisari e Cocula, con il volto travisato da passamontagna, mediante violenza consistita nell’aver dato pugni e schiaffi al titolare di una rivendita di ortofrutta, dopo averlo colto di sorpresa all’interno di un garage, si impossessavano della somma di 16.000 euro che l’uomo custodiva nella tasca dei pantaloni e che avrebbe dovuto utilizzare per l’acquisto di frutta e verdura al mercato ortofrutticolo del capoluogo etneo;

13.9.2019 in Tremestieri Etneo – Chisari e Cocula, con il volto travisato da passamontagna, mediante minaccia consistita nello speronare per mezzo di una Ford Focus di colore blu (risultata rubata il 12.9.2019) il camion condotto da uno dei titolari di una azienda ortofrutticola, in modo da costringerlo ad arrestare la marcia del veicolo, ponevano in essere atti idonei diretti in modo non equivoco ad impossessarsi del denaro e degli altri effetti personali che l’uomo portava con sé. Evento non verificatosi per via della reazione opposta della vittima, che riusciva comunque ad allontanarsi dall’autocarro e fuggire a piedi, prima che i malviventi lo raggiungessero.

11.10.2019 in Catania – Chisari e Cocula, utilizzando una Ford Focus di colore blu (la stessa auto utilizzata il 13 settembre), a scopo di rapina, dapprima raggiungevano e bloccavano la via di fuga delle due vittime predestinate, una il titolare di un’azienda ortofrutticola, che era intenta a richiudere il cancello della propria abitazione, mentre l’altra un suo collaboratore che lo attendeva a bordo della propria autovettura, mediante minaccia consistita, nel puntare un fucile alle vittime, e violenza espressa con degli schiaffi, si impossessavano di 300 euro che il commerciante custodiva dentro la tasca del giubbotto e dei 50 euro che il collaboratore deteneva all’interno del portafogli;

22.11.2019 in San Giovanni La Punta – Chisari e Cocula, nell’effettuare preliminari sopralluoghi in prossimità dell’abitazione del titolare di un negozio di ortofrutta e, successivamente, nel porre in essere il furto di una Fiat Panda, che avrebbe dovuto essere utilizzata per la fuga e che veniva, dunque, parcheggiata nelle immediate vicinanze del garage della vittima; Chisari, Cocula e Di Vita, nel raggiungere il garage della vittima, al fine di sorprenderlo non appena lo avesse aperto, per sottrargli il denaro che portava addosso e che sarebbe servito ad acquistare beni ortofrutticoli; evento non verificatosi per cause indipendenti dalla loro volontà e, segnatamente, per via del transito di una pattuglia dei carabinieri, che rendeva rischioso proseguire nell’attività criminosa.

25.11.2019 in Sant’Agata Li Battiati – Chisari, Cocula e Di Vita, utilizzando come ariete una Fiat Uno di colore verde (risultata rubata a Tremestieri Etneo lo stesso giorno), che, lanciata ad elevata velocità contro la vetrata di un negozio di abbigliamento, la infrangeva, e successivamente introducendosi all’interno dell’esercizio commerciale, si impossessavano di numerosi capi di vestiario per un valore di circa 4.500 euro.

5.12.2019 in Scordia (CT) – Chisari e Cocula, utilizzando come ariete una Fiat Tipo (risultata rubata a Scordia lo stesso giorno), che veniva lanciata ad elevata velocità contro la vetrata di un negozio di abbigliamento, la infrangevano e successivamente vi si introducevano, impossessandosi di numerosi capi di vestiario per un valore complessivo di oltre 10.000 euro.

Il quadro probatorio raffigurato dagli investigatori, condiviso appieno dal magistrato titolare dell’indagine, non ha lasciato alcun dubbio al giudice che ha disposto: la traduzione in carcere per Chisari e Cocula, mentre per Di Vita, l’obbligo di dimora e la presentazione alla polizia giudiziaria dal lunedì al sabato per tre volte al giorno.

 

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