Rifiuti, i Verdi di Catania dicono No all’inceneritore: “Esistono impianti più evoluti e meno dannosi per l’ambiente”

Rifiuti, i Verdi di Catania dicono No all’inceneritore: “Esistono impianti più evoluti e meno dannosi per l’ambiente”

Il piano regionale dei rifiuti in discussione in questi giorni alla Regione Siciliana presenta enormi lacune, che la federazione dei verdi regionale ha già segnalato.

In particolare – spiega in una nota il Coordinamento provinciale di Catania – si vuole far notare l’incapacità di compiere scelte precise sul sistema dello smaltimento, l’eventuale costruzione di nuovi impianti di smaltimento o l’ampliamento degli esistenti.

Proprio il tema più delicato, viste anche le recenti notizie che confermano l’intreccio tra criminalità e sistema di smaltimento dei rifiuti, sul quale occorreva dimostrare la capacità di assumersi responsabilità e di dare una svolta ad un sistema decennale ormai giunto al collasso, viene lasciato alle decisioni dei territori.

La gravità di questa lacuna è enorme, se si pensa che sulla “non decisione” gravano specularmente l’ombra di non volere creare scontenti nelle comunità locali, laddove si decidesse la costruzione di nuovi impianti o si affermasse chiaramente il mantenimento degli attuali, anche se palesemente illegittimi, e quella di non volere scontrarsi con poteri forti, consolidati ed influenti.

Per la provincia di Catania questo significa che restano aperte due questioni gravissime:

1. la discarica di contrada Tiritì, nel territorio di Motta S. Anastasia, e quella di contrada Grotte San Giorgio continuano ad operare e ad essere nevralgiche per il sistema di smaltimento dei rifiuti. I comitati dei cittadini, in entrambe i casi, sono le uniche voci che pongono con forza il tema e hanno consentito, finora, di evitare ulteriori scempi.

2. La costruzione di un inceneritore, impianto tecnologicamente obsoleto e assolutamente privo di senso, quando ormai esistono molti tipi di impianti più evoluti tecnologicamente e meno dannosi per l’ambiente.

Un nuovo inceneritore può essere utile soltanto, probabilmente, a realizzare investimenti privati e ottenere profitti, ancora una volta, dal sistema dei rifiuti, a carico della salute e delle tasche dei cittadini.

Vogliamo sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica e facciamo un appello, agli amministratori locali della nostra provincia, ai rappresentanti istituzionali, perché promuovano iniziative di confronto, supplendo all’inerzia dell’amministrazione regionale ed evitando che il silenzio si trasformi in complicità verso gli ennesimi speculatori e l’ulteriore sfregio alle risorse ambientali del nostro territorio.

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