Voto di scambio, Raffale Lombardo esulta dopo condanna annullata dalla Cassazione: “Infinitamente soddisfatto”

“La Cassazione ha recuperato interamente la sentenza assolutoria di primo grado perché ‘il fatto non sussiste’ in cui abbiamo impiegato due anni di dibattimento, ed ha reso giustizia. Sono infinitamente soddisfatto perché in questo processo c’era anche mio figlio…”:

è il commento dell’ex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, il giorno dopo la decisione della Cassazione che ha annullato, senza rinvio, la condanna a un anno di reclusione ciascuno per reato elettorale nei confronti suoi e di suo figlio Toti, emessa, il 10 luglio del 2019, dalla Corte d’appello di Catania.

Padre e figlio con la stessa formula erano stati assolti in primo grado dal Tribunale monocratico, presieduto da Laura Benanti.

Secondo l’accusa, i Lombardo avrebbero promesso due posti di lavoro in cambio di voti in favore di Toti eletto con 9.633 preferenze nella lista del Mpa alle Regionale dell’ottobre del 2012.

A dare il via all’inchiesta erano state le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.

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