Croazia, dopo il terremoto si scava tra le macerie di Petrinja: le immagini della violenta scossa (VIDEO)

Croazia, dopo il terremoto si scava tra le macerie di Petrinja: le immagini della violenta scossa (VIDEO)

Proseguono le ricerche dei sopravvissuti tra le macerie di Petrinja, la città croata devastata da un sisma che ha causato almeno sette vittime.

La terra, nel frattempo, continua a tremare. Altre tre scosse di terremoto sono state avvertite in Croazia in 14 minuti. La più forte è stata la prima, registrata alle 6.15 con magnitudo 4,9 della scala Richter ed epicentro a Lekenik, vicino Petrinja e Sisak, le zone a sud di Zagabria più colpite dal forte sisma di ieri. Alle 6.26 c’è stata una seconda scossa di magnitudo 4,8 e tre minuti dopo una terza, di magnitudo 3,9.

Migliaia sono le case senza elettricità e le macerie riempiono le strade. I feriti sono circa venti, sei dei quali in condizioni gravi, spiega la polizia croata. Tra le vittime, anche una tredicenne e un ventenne deceduto con il padre sotto il crollo di una casa. Gli abitanti di Petrinja, che ha una popolazione di circa 23 mila persone, sono stati invitati a non ritornare nelle abitazioni. Chi non ha potuto trascorrere la notte in auto o da parenti in altre località, è stato ospitato in strutture militari.

“Domani 120 milioni di kune”, circa 16 milioni di euro, “saranno indirizzati alle contee colpite” dal terremoto.

Lo ha dichiarato premier croato Andrej Plenkovic.

“Non è tutto, ovviamente – le sue parole, rilanciate dall’account Twitter ufficiale della Croazia – ma è quello che possiamo fare subito. Inoltre, sono stati attivati meccanismi di assistenza internazionale”. “Tutti i pazienti dell’ospedale di Petrinja e la maggior parte dell’ospedale Sisak sono stati evacuati – aggiunge -. Allo stesso tempo, stiamo lavorando per far sì che tutti coloro che hanno perso la loro casa abbiano un tetto sopra la testa questa notte, ma ci sono anche quelli che non vogliono lasciare le vicinanze della loro casa e stiamo cercando soluzioni alternative per loro”.

AIUTI E SOLIDARIETA’ DALL’ITALIA

“Le mie più sentite condoglianze ad Andrej Plenkovic e al Governo croato per il devastante terremoto che ha colpito la città di Petrinja e tutto il Paese. La nostra solidarietà e vicinanza agli amici croati. L’Italia è pronta a fornirvi tutta l’assistenza e l’aiuto necessario”. Lo scrive in un tweet il premier Giuseppe Conte.

“Nella sede della Protezione civile di Palmanova sono pronti a partire con destinazione Croazia cinque mezzi con a bordo 50 tende da campo a supporto delle zone colpite dal terremoto”. Lo fa sapere in una nota il vicegovernatore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che ha ricevuto una richiesta in tal senso dal capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, a favore della zona della Croazia colpita oggi dal forte sisma, percepito nettamente anche nel Nord e Centro Italia.

“Il materiale e’ stato quindi predisposto- continua Riccardi- e partirà in tarda serata alla volta di una cittadina croata che ci verrà indicata nei prossimi minuti, insieme a tre funzionari della Protezione civile regionale e un volontario. Le operazioni di soccorso sono direttamente coordinate da Bruxelles”, conclude il vicegovernatore.

Caritas Italiana segue con apprensione l’evolversi della situazione e ha preso contatto con Caritas Croazia.

In queste prime ore Caritas Croazia sta cercando di organizzare il primo aiuto insieme alle Caritas diocesane locali – in particolare quelle di Zagabria e di Sisak – ma le condizioni rendono molto difficile il lavoro proprio per la mancanza di elettricità e collegamenti telefonici stabili.

La direttrice della Caritas diocesana di Sisak, Kristina Radic, ha sottolineato che “la situazione è grave”, dopo aver effettuato un giro per la città. Il vescovo di Sisak, monsignor Vlado Kosic, ha lanciato un appello:

“Una grande tragedia ha colpito la nostra comunità. Molti edifici civili e religiosi sono stati danneggiati. Non siamo ancora a conoscenza se ci siano delle vittime ma riceviamo messaggi che ci informano di persone ancora sotto le macerie. Speriamo siano ancora vive, preghiamo per tutti coloro che sono stati colpiti. Cerchiamo di restare uniti anche in questa tragedia che ha colpito tutta la Croazia e in particolare la nostra diocesi di Sisak, così come siamo stati uniti in molte altre tragedie che hanno colpito la nostra comunità nel recente passato, come la guerra e la pandemia in corso”.

 

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