Paternò, 3 morti per covid: uno ha 46 anni, il virus ha ucciso il padre una settimana fa. Madre e fratello sono in ospedale

Paternò, 3 morti per covid: uno ha 46 anni, il virus ha ucciso il padre una settimana fa. Madre e fratello sono in ospedale

Nella provincia di Catania si continua a morire per colpa del covid.

Drammatica la situazione a Paternò dove nelle ultime 48 ore sono morte tre persone tutte ricoverate in ospedale.

Si tratta di una donna di 84 anni e di due uomini rispettivamente di 87 e 46 anni.

Toccante la vicenda familiare di quest’ultimo. La settimana scorsa, il virus s’è portato via il padre di 78 anni; la madre e il fratello di 48 anni sono ricoverati in condizioni serie in uno degli ospedali del capoluogo etneo.

Un dramma che tocca l’unico componente della famiglia non risultato positivo al covid, sposato e residente in un altro comune. La salma dell’uomo di 78 anni è ancora nella cella frigorifera del cimitero di Paternò in attesa di essere seppellita. Privati cittadini stanno organizzando una raccolta fondi per dare aiuto alla famiglia nel sostenere le spese dei funerali.

Complessivamente salgono cosi a 45 i decessi di persone di Paternò morte per covid o per patologie pregresse aggravate dal coronavirus.

Si registra un morto anche a Bronte dove è morta una donna di 85 anni e a Randazzo dove si registra il decesso di un uomo di 71 anni.

A Castel di Judica cresce il numero dei contagi:

“A seguito dell’aumento dei contagiati, cosi come riferitomi dall’Usca competente – ha scritto il sindaco Ruggero Strano sulla propria pagina social – oggi emetterò ordinanza sindacale di chiusura scuola invitando il dirigente scolastico ad attivare la Dad fino a giorno 16, quando verranno effettuati i test rapidi. Verrà chiuso il mercato settimanale e verrà inibita la vendita degli ambulanti provenienti dagli altri comuni”.

A Ramacca il commissario Domenico Targia ha inviato alle autorità regionali la richiesta di trasformare la cittadina in zona rossa.

In città sono positivi 145 soggetti, di cui 7 ricoverati in ospedale.

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