Belpasso, ‘accordi violati’ per la presidenza del Consiglio: traballa la maggioranza del sindaco

Belpasso, ‘accordi violati’ per la presidenza del Consiglio: traballa la maggioranza del sindaco

Traballa la maggioranza che sostiene il sindaco di Belpasso Daniele Motta, dopo lo strappo consumato giorni addietro in Consiglio comunale sulla mancata elezione di Santi Borzì, consigliere comunale di “Belpasso Futura”, alla presidenza del consiglio comunale dopo le dimissioni, “come da accordi elettorali” dice Borzì, di Gaetano Campisi, sempre componente di “Belpasso Futura”.

Ad essere eletta alla presidenza la consigliera di “Belpasso Futura” Patrizia Vinci.

Una vicenda che lo stesso Borzì, consigliere comunque vicino al deputato regionale Luca Sammartino di “Italia Viva”, ha definito sui social “una porcata”.

“Dopo le elezioni comunali del 2018 – ha spiegato Borzì – era stato sancito un accordo di coalizione secondo cui la presidenza del consiglio comunale di Belpasso doveva essere divisa dentro la lista Belpasso Futura con la stessa lista che indicò nei nomi di Gaetano Campisi e il mio nome come gli autori della staffetta: i primi 2 anni e mezzo di mandato a Campisi, la seconda parte a Borzì.

A seguito delle dimissioni di Campisi, avvenute il primo gennaio – ha proseguito il consigliere Borzì- il partito di maggioranza relativa (Diventerà Bellissima) ha deciso di cambiare gli accordi scegliendo arbitrariamente non me, componente di una lista civica e vicino al deputato di Italia Viva Luca Sammartino, ma Patrizia Vinci, altra consigliere di Belpasso Futura”.

Per il mancato presidente del consiglio la non osservanza di un accordo elettorale svilisce “le istituzioni e mortifica la politica che scalda e anima i cuori delle persone per bene, di chi ancora crede ad una politica che sia da esempio”.

L’assenza del sindaco Daniele Motta nella seduta di venerdì scorso, secondo Borzì, lascia pensare: il primo cittadino non era presente per non prestare il proprio volto dinnanzi ad un simile “abominio istituzionale. Inevitabilmente i miei rapporti in seno alla maggioranza muteranno poiché credo ad una politica fatta di valori e non di potere. Nei prossimi giorni attendo un incontro di maggioranza e solo dopo comunicherò alla città la mia decisione in merito al prosieguo del mio percorso da consigliere comunale”.

Dopo il primo scrutino finito con 8 voti per Borzi e 8 voti per Vinci. Belpasso Futura con 4 voti e le opposizioni con altri 4 votano Borzi; invece Diventerà Bellissima con 7 consiglieri più il consigliere Vadalà, indipendente, hanno votato Vinci.

Al secondo scrutinio 7 voti per Borzi, 9 per Vinci che è risultata eletta. Giuseppe Santonocito, capogruppo di “Diventerà Bellissima” ha sostenuto che “è stato rispettato l’accordo elettorale visto che la presidenza doveva essere di “Belpasso Futura”. E’ cosi è stato.”

E’ sulla questione sono intervenuti i consiglieri di opposizione Damiano Caserta (Movimento 5 Stelle) Gregorio Guzzetta della Lega e Carmelo Moschetto e Salvo Rapisarda di “Fratelli d’Italia”: “Che le due anime della maggioranza Motta se le siano date di santa ragione in occasione dell’elezione del nuovo presidente del Consiglio dimostra, ancora una volta, che sono più occupati a spartirsi incarichi e prebende piuttosto che a perseguire il bene di Belpasso”, dicono i consiglieri d’opposizione.

“Come nel 2018 – ricordano i consiglieri – al programmato ricambio del presidente dopo due anni e mezzo, le forze di opposizione si sono rese nuovamente disponibile per votare alla presidenza un nome proposto dalla maggioranza in cambio di un vice presidente assegnato alle opposizioni, per godere di figure ‘super partes’ e garantire all’ufficio di presidenza un equilibrio istituzionale. Solo che stavolta i componenti di Diventerà Bellissima, dopo essersi appropriati della vicepresidenza, hanno tramato per silurare financo il candidato alla presidenza individuato in una lista loro alleata.

Ciò conclama – conclude un lungo comunicato stampa – la fine della spinta propulsiva di questa compagine amministrativa, in crisi di contenuti, e priva di qualsiasi visione sul futuro politico di Belpasso che non sia quello dell’interesse elettorale sotteso alla rielezione del proprio deputato regionale di riferimento.

Il nostro augurio alla presidente neo eletta è quello di gestire i lavori consiliari in modo da superare il muro contro muro imposto in precedenza da questo sindaco ed in particolare dalla compagine di Musumeci, e che si pensi ad affrontare le tematiche che hanno bisogno di risposte come la revisione del piano regolatore generale, la crisi dei villaggi periferici e una programmazione economica oculata”.

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