Catania, 150 kg di marijuana al mese dai trafficanti albanesi: sgominato gruppo criminale a Librino

A Catania, gli indagati nell'operazione "Drug stable" della Polizia di Stato sono accusati a vario titolo di duplice tentato omicidio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, detenzione abusiva e porto illegali di armi da guerra e armi comuni da sparo, ricettazione e detenzione di monete falsificate.

A Catania, gli indagati nell’operazione “Drug stable” della Polizia di Stato sono accusati a vario titolo di duplice tentato omicidio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, detenzione abusiva e porto illegali di armi da guerra e armi comuni da sparo, ricettazione e detenzione di monete falsificate.

Le indagini che hanno permesso di scoprire il gruppo criminale che operava a Librino sono state avviate la sera dell’11 maggio 2019 a seguito di un duplice ferimento, avvenuto in viale Moncada a Librino, di due persone ferite con colpi d’arma da fuoco mentre erano a bordo di due scooter.

Agenti della Squadra mobile trovaroA Catania, gli indagati nell'operazione "Drug stable" della Polizia di Stato sono accusati a vario titolo di duplice tentato omicidio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, detenzione abusiva e porto illegali di armi da guerra e armi comuni da sparo, ricettazione e detenzione di monete falsificate.no pistole mitragliatrici, fucili d’assalto e vario tipo di munizionamento.

Qualche tempo prima gli agenti della mobile avevano fermato ed arrestato Antonino Scordino padre di Filippo e Giuliano assieme alla moglie Giuseppina Patrizia Aleo e alla nuora Maria Giorgia Rungo per la detenzione di pistole e fucili e di un paio di manette.

Nel corso delle indagini è stato appurato che il duplice ferimento era stato commesso da Antonino Battaglia e Michael Nicotra, i quali per compiere la spedizione punitiva hanno utilizzato le armi detenute anche da Giuliano Giovanni Scordino.

Il movente era riconducibile a questioni legate a un presunto ‘sconfinamento’ da parte delle vittime nella gestione del traffico di sostanze stupefacenti all’interno del quartiere di Librino.

E’ stato scoperto che la banda trafficava marijuana sotto la regia di Filippo Scordino e Michael Nicotra con base operativa il rione popolare catanese.

Il gruppo criminale ha rifornito alcune delle più grosse piazze di spaccio del capoluogo, smerciando una media di 150 chili di marijuana al mese e ricevendo ogni due settimane carichi di 70-80 chili di marijuana dai trafficanti albanesi Beshir Doraci, detto “Leo”, e Leonard Xhafa di 30 anni, attivi in Puglia, a Conversano. L’organizzazione criminale garantiva il pagamento di uno stipendio agli associati e il mantenimento in carcere dei sodali detenuti.

Gli otto finiti carcere sono Antonino Battaglia, di 31 anni, Beshir Doraci, di 35, Fabio Magri’, di 42, Francesco Ivan Manuli di 21, Michael Nicotra di 28, Luigi Napoli, di 27, Filippo e Giuliano Scordino di 32 e 25. Ai domiciliari è stata assegnata Antonella Napoli di 34 anni.

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