Paternò, via libera alla ‘Casa dell’Acqua’: 5 impianti in altrettante zone della città

Paternò, via libera alla ‘Casa dell’Acqua’: 5 impianti in altrettante zone della città

A breve il comune di Paternò potrebbe avere la sua “casa dell’acqua” che troverà collocazione in 5 diversi punti della città.

In particolare il responsabile del quinto settore “attività produttive – suap – patrimonio – agricoltura – protezione civile – s.i.t. oggetto” Angelo Galea ha firmato ieri la determinazione nr 4 del 3 marzo attraverso la quale si è proceduto alla “concessione di suolo pubblico, per l’installazione di cinque impianti con doppio erogatore di acqua naturale e gassata, trattata e refrigerata, erogabile alla cittadinanza denominati “Casa dell’Acqua”.

L’individuazione delle aree ed i siti su cui si potranno installare gli impianti della “Casa dell’acqua” sono Piazza Don Pino Puglisi, nel quartiere Scala Vecchia; il parcheggio Totuccio Bottino nei pressi dell’omonimo stadio lungo Viale dei Platani; ed ancora “Piazzale dei Diritti Umani” nei press dell’ospedale Santissimo Salvatore; in via Bologna in corrispondenza dell’area giochi bimbi.

Il quinto sito è stato localizzato all’intersezione tra Corso del Popolo e Viale Dei Platani.

Nelle determinazione nr 4 è specificato che il “servizio connesso alla finalità della Casa dell’acqua” deve avvenire attraverso la “concessione di area pubblica a soggetto privato interessato” da individuare secondo le procedure di selezione ai sensi della normativa di settore vigente; il luogo di installazione del distributore dell’acqua deve essere “facilmente raggiungibile dai cittadini e deve essere munito di parcheggio nelle immediate vicinanze”; l’occupazione del suolo interessato sarà soggetto al “pagamento del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche per l’area effettivamente occupata dalla struttura”, si legge ancora nella determinazione.

La concessione dell’area pubblica deve avvenire mediante stipula di contratto tra il soggetto erogatore dei servizi ed il comune.

Un contratto di 5 anni con obbligo che al termine della scadenza contrattuale, l’impianto e struttura dovranno essere rimossi da parte del concessionario previo il ripristino di quanto necessario allo stato iniziale. Nella determinazione è previsto che ogni litro di acqua erogato, non dovrà superare, il costo di euro 0,06 al litro per l’acqua naturale e di euro 0,08 per l’acqua gassata.

Resterà a carico del concessionario l’onere di garantire il perfetto funzionamento dell’impianto e qualsivoglia forma di responsabilità verso terzi, in caso si verificassero danni derivanti dall’utilizzo degli impianti. La ditta inoltre dovrà garantire il ripristino delle aree pubbliche nelle condizioni in cui sono state consegnate al momento della concessione. L’onere della gestione del servizio a totale carico del concessionario.

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