Adrano, 30 anni a Vincenzo Rosano per il delitto Liotta: anche il figlio tra gli accusatori

Adrano, 30 anni a Vincenzo Rosano per il delitto Liotta: anche il figlio tra gli accusatori

Per l’omicidio dell’adranita Nicolò Liotta, il Gup di Catania Carla Aurora Valenti ha inflitto 30 anni di reclusione a Vincenzo Rosano, detto Pipituni.

Il delitto avvenne il 4 agosto del 2007 in una via della cittadina catanese, davanti a una sala da barba.

Tre collaboratori di giustizia – tra i quali il figlio – hanno ricostruito il contesto nel quale è maturata l’azione delittuosa: Giuseppe Liotta, Valerio Rosano e, in ultimo, Giovanni La Rosa, hanno chiarito che si trattò di una vendetta per la morte violenta del fratello Alfio.

Sulla strada statale 284 che porta a Bronte, il 27 luglio del 2006 erano stati eliminati Alfio Rosano (fratello del condannato) e feriti in maniera grave Daniele Crimi e Alfio Finocchiaro (entrambi morti alcuni giorni dopo l’agguato). Fondamentale per le indagini è stata la ricostruzione fornita proprio da Alfio Finocchiaro durante il ricovero in ospedale.

L’uomo ha raccontato agli inquirenti che il commando viaggiava a bordo di un furgone Ducato di colore bianco, da cui erano scesi in quattro sparando all’impazzata.

Grazie alle intercettazioni telefoniche si è scoperto che erano stati i fratelli Liotta (Antonino e Alfredo, figli di Nicolò) ad aver pianificato un’azione criminale con altri indagati per assumere il controllo delle attività illecite nella zona.

Secondo la ricostruzione dei giudici, Vincenzo Rosano diede ordine al figlio Francesco e a Giovanni La Rosa di eseguire l’omicidio. La Rosa è stato condannato a 14 anni.

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