Covid, le Regioni in giallo riaprono dal 26: ma la Sicilia è ancora in arancione

Covid, le Regioni in giallo riaprono dal 26: ma la Sicilia è ancora in arancione

Un anno dopo il lockdown che ha paralizzato l’Italia da Nord a Sud, dopo una stagione estiva quasi normale e le nuove chiusure, da lunedì 26 aprile le regioni tornano pienamente al sistema semaforo e si preparano ad accogliere le prime riaperture.

L’immagine dell’Italia, rispetto allo scorso anno, è però totalmente diversa. Mentre prima erano le regioni settentrionali a pagare il prezzo più alto, con il colore rosso a indicare l’assoluta esposizione al virus, l’ipotesi che trapela per lunedì indica una netta inversione di tendenza.

Le regioni del Nord saranno quasi tutte in zona gialla, mentre quelle meridionali e le isole si troveranno in zona rossa e arancione. Un’Italia ancora divisa in due, dunque, ma a parti invertite.

L’ipotesi che circola indica, infatti, Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto, oltre alle province di Trento e Bolzano a conquistare per prime il lento ritorno alla normalità. In zona rossa Puglia (che comunque spera nell’arancione) e Sardegna, oltre alla sola “macchia rossa” della Valle d’Aosta. Restrizioni intermedie con la zona arancione per Molise, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia. C’è, dunque, uno schema profondamente diverso rispetto a quello dei mesi scorsi.

Da segnalare, tuttavia, che per la Calabria l’indicazione di zona arancione deriva non tanto dall’indice dei contagi, che rimane sotto la fatica soglia 1, quando le condizioni del sistema sanitario che sta soffrendo in maniera determinante la mancanza di posti letto e di terapie intensive. Gli ospedali al collasso e la lentezza dei vaccini sono diventati fattori determinanti per l’indicazione intermedia.

L’ufficialità di queste indicazioni arriverà venerdì 23 aprile, quando gli italiani potranno conoscere i colori che contraddistingueranno i propri territori, scoprendo se la stagione primaverile potrà portare qualche libertà in più.

Nel frattempo, le regioni del Sud e le isole dovranno, invece, provare a superare le difficoltà in atto anche in vista della stagione estiva che, per molte di queste realtà, rappresenta un punto chiave per una prima ripresa economica.

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