Le restrizioni governative anticovid si stanno ripercuotendo anche nel mondo sportivo dilettantistico con società sportive costrette a interrompere, in alcuni casi mai iniziate, le attività agonistiche.
Un esempio lampante è il caso della citta di Paternò dove non si fa più sport, ad eccezione del calcio di serie D e pallavolo che hanno carattere regionale.
Tutto ciò ha comportato anche un abbandono della manutenzione di buona parte degli impianti sportivi comunali.
Allo stato attuale le strutture sportive che vengono utilizzate sono lo stadio ‘Falcone-Borsellno’, il palazzetto dello sport di via Bologna e la piscina di Corso italia, dove si svolgono saltuariamente competizioni sportive aventi carattere regionale.
Tutto il resto è in abbandono.
Vedi i campi ‘Piero Parisi’ e ‘Totuccio Bottino’. In entrambi gli impianti in terra battuta è evidente la mancanza di manutenzioni. Erba alta si trova ai margini dei campi di calcio.
L’interno del campo di gioco, se non si dovesse intervenire in tempi brevi, rischia di trasformarsi in un campo fiorito. Il problema riguarda entrambi gli stadi. E ancora la rete di recinzione in alcuni punti è stata divelta per consentire probabilmente l’ ingresso di giocatori non autorizzati. Anche il materiale sportivo sarebbe stato danneggiato.
Altro impianto in abbandono quello di softball di via Giovanni Verga. Anche in questo casi si nota l’ assenza di manutenzioni in merito al verde circostante all’ impianto. La stessa cosa dicasi per i campi da tennis davanti allo stadio Falcone Borsellino. Erba alta e materiale sportivo senza alcuna manutenzione.
