Paternò, addio a Vittorio Finocchiaro: il medico gentile che fu sindaco della città

Paternò, addio a Vittorio Finocchiaro: il medico gentile che fu sindaco della città

La lista comincia a essere troppo lunga, se ne va, dopo una breve malattia Vittorio Finocchiaro.

La città di Paternò ha collezionato troppe morti, tra il covid e le tante patologie che sono rimaste sommerse, ma sempre presenti. Una malattia vigliacca si è portato via il medico gentile, quell’uomo fatto all’antica, uno degli undici figli di Ciccio Finocchiaro, il fabbricante di mattoni di “chianu e canne”.

Lo ha fatto con mitezza, consapevolmente, lasciandosi accompagnare dai figli Mary, Frank e Grazia. Lo ha fatto nella sua casa di Ragalna in compagnia della moglie Anna e di quella famiglia che ruotava intorno a lui.

Un medico di quelli di pasta antica, di quelli che era sempre a casa tua per curare, per accudire, per consigliare. Uno di quei medici che sapeva riconoscere le malattie compreso la sua.

Per un breve periodo è stato anche sindaco della città di Paternò, forse inconsapevolmente, coinvolto in un’esperienza che lo ha deluso, e per questo ha comunque pagato il prezzo più alto, ma con dignità e sobrietà. Lui era solo un medico, un bravo medico e questo voleva essere.

La sua vera passione era la famiglia da cui aveva attinto i valori:

Il padre, la madre, il fratello Nitto medico come lui e Peppino, l’artista, il poeta. Era parte di una famiglia eclettica, ricca di talenti, di esperienze nell’arte e lui era il medico di tutti. In queste ore sono tante le manifestazioni di cordoglio e i sentimenti di dolore ma lui è andato via da medico come era ovvio. Sereno, confrontandosi con il figlio Frank, anche lui medico.

Ha capito che era venuto il momento, ha salutato tutti, ha consigliato di prepararsi, ha dato le ultime indicazioni, ha predisposto la sua ultima terapia, con il suo ultimo collega, il figlio, come se fosse la cosa più normale del mondo, dopo ha ripreso un viaggio, perché avrà voglia di fare due chiacchere con suo fratello Nitto – tante cose di cui parlare e con suo nipote Francesco, quello che lo ha preceduto troppo presto. Un nuovo viaggio e il ricordo di una figura mite e professionale che lascia questa città.

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