Firenze, il bimbo ritrovato: “Nicola chiamava la mamma”. Il racconto del giornalista e dei volontari che l’hanno trovato

Firenze, il bimbo ritrovato: “Nicola chiamava la mamma”. Il racconto del giornalista e dei volontari che l’hanno trovato

“E’ stata una forte e grande emozione, stavo camminando sulla strada sterrata e ho percepito una voce, un lamento da lontano. Ho ripetuto più volte il nome ‘Nicola’, lui diceva ‘mamma’. Ho percorso una strada sterrata, poi ho sentito passare una macchina e ho chiesto aiuto. Siamo scesi e Nicola era vivo”.

Così Giuseppe Di Tommaso, il giornalista di ‘La vita in diretta’ in onda su Rai1, racconta al Tgr Toscana di come ha trovato il piccolo Nicola, il bimbo scomparso da giorni in provincia di Firenze. Di Tommaso spiega che stava camminando per strada dopo aver chiesto ai colleghi di scendere dall’auto e di proseguire a piedi: “Non è normale che scenda dalla macchina perché voglio camminare nel bosco, è come se qualcosa mi avesse spinto a fermarmi”. Il giornalista aggiunge di avere incontrato i genitori e di essersi emozionato, così come loro.

“Noi giornalisti – conclude – siamo abituati a raccontare, dobbiamo mantenere il distacco. Ma l’emozione è stata tantissima. Per una volta mi sono sentito utile non solo per il mio lavoro ma per aver restituito un bambino ai suoi genitori”.

“Lui era in braccio al carabiniere, con due occhioni grandi, guardava tutti, sembrava non capire cosa ci facevamo, era spaesato, ma nulla di più. Non dava affatto l’impressione di essere rimasto solo, al buio, in un bosco, per tutte quelle ore. Ogni tanto chiedeva della mamma che è arrivata ad abbracciarlo poco dopo e noi tutti ci siamo commossi”. A raccontarlo è Bartolomeo, 28 anni, volontario del coordinamento Misericordie dell’Area fiorentina che stamattina è stato tra i primi ad accertarsi delle condizioni del piccolo Nicola, ritrovato nei boschi del Mugello dopo ore e ore di ricerche.

Racconta Bartolomeo: “Quando ci hanno detto che era stato ritrovato, non sapevamo bene in quale situazione lo avremmo visto, la volante dei carabinieri ci ha chiamato, siamo corsi sul posto, su quella stradina sterrata, abbiamo potuto subito vedere che non aveva bisogno di interventi, aveva appena qualche graffio, ma era in salute, vigile, tranquillo nonostante tutto quel trambusto. Tutti eravamo consapevoli di essere davanti a un miracolo”. “Nella notte ero passato a controllare anche quella strada, in pieno bosco, si sentivano gli animali, mi immaginavo come si doveva sentire un bambino così piccolo da solo, nel buio”.

Bartolomeo era stato assegnato ieri sera al lavoro di coordinamento delle squadre di volontari.

“Arrivavano anche persone della zona a unirsi alla ricerca, siccome non c’era campo per il cellulare le squadre dovevano fare riferimento ai vigili del fuoco o ai carabinieri con i gps.
Nessuno ha dormito, abbiamo perlustrato tutta la notte e di nuovo abbiamo ripreso le ricerche all’alba. Mi dispiace se ora il mio racconto non è lucido”.

I RINGRAZIAMENTI DEL MINISTRO LAMORGESE

“Grazie al lavoro di tutti i soccorritori impegnati nella ricerca del piccolo Nicola con il coordinamento della prefettura di Firenze. Il ritrovamento del bimbo una grande gioia per la famiglia e per tutti noi”. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

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