Paternò, ancora un altro “strano incendio”: i dubbi del sindaco Naso

Paternò, ancora un altro “strano incendio”: i dubbi del sindaco Naso

Altra giornata di fuoco quella che si è vissuta ieri pomeriggio a Paternò.

Paternò, ancora un altro “strano incendio”: i dubbi del sindaco NasoUn incendio, la cui matrice non è stata ancora accertata, poco dopo le 15 ha  devastato l’area compresa tra l’ospedale Santissimo Salvatore e la piscina comunale “Giovanni Paolo II”, ossia la zona tra Corso Italia, Via Nazario Sauro e Via 10 febbraio e il parcheggio dell’ospedale.

Le fiamme si sono  rapidamente estese minacciando nosocomio e impianto sportivo. In particolare le fiamme hanno lambito i muri di cinta del pronto soccorso e un’area del nosocomio dove sono depositate bombole dell’ossigeno e altro materiale facilmente infiammabile. L’avanzare dell’incendio è stato tenuta sotto controllo dai mezzi di soccorso.

Fiamme che purtroppo hanno invaso l’area perimetrale dell’impianto sportivo di Corso Italia. Il rogo ha lambito parte delle strutture esistenti ai margini della piscina all’aperto; inoltre le fiamme hanno danneggiato uno degli scantinati della piscina comunale, distruggendo il suo interno e ciò che in esso vi fosse depositato: ossia del legname. Il fumo ha invaso l’interno dell’impianto sportivo.

Ad operare uomini del 115 del distaccamento di Adrano e uomini della protezione civile di Paternò e Belpasso.

Non si conoscono ancora i danni subiti dall’impianto ma dovrebbero essere marginali.

Sul posto presente anche il sindaco di Paternò Nino Naso il quale attraverso una diretta fatta dalla propria pagina facebook parla di un “ulteriore strano incendio. Se qualcuno può pensare di continuare a fare danno alla città e ritiene che non possa essere individuato dalle forze dell’ordine e dall’amministrazione comunale si sta sbagliando”.

Secondo il sindaco Naso, in merito agli incendi che si sono registrati nell’ultimo periodo a Paternò, ci sarebbe una precisa regia che avrebbe come obiettivo, a detta di Naso, di “danneggiare la città”.

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