Deejay morta, pm chiede archiviazione. Il consulente della famiglia: “Non è stato omicidio-suicidio”

Deejay morta, pm chiede archiviazione. Il consulente della famiglia: “Non è stato omicidio-suicidio”

“Abbiamo appena ricevuto via Pec la richiesta di archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Viviana Parisi e il piccolo Gioele. Avanzeremo richiesta di accesso al fascicolo per esaminare tutte le consulenze del pm e le valutazioni che hanno portato la Procura ad avanzare richiesta di archiviazione. Dopo di che decidere se fare opposizione”.

A dirlo, intervistato dall’Adnkronos, è l’avvocato Pietro Venuti, legale della famiglia di Viviana Parisi, la deejay trovata morta nell’agosto 2020 nei boschi di Caronia, con il figlio Gioele.

“Allo stesso tempo avremo la possibilità di analizzare tutte le indagini – dice – e che fino a questo momento erano a noi vietate, dopo l’analisi valuteremo la possibilità di una eventuale richiesta di opposizione alla richiesta d’archiviazione”. “Solo dopo avere esaminato gli atti decideremo – dice – Noi abbiamo sempre respinto la tesi dell’omicidio-suicidio. Di scenari ce ne possono essere tanti”.

“Aspettiamo di studiare ed analizzare tutto il fascicolo. Sicuramente: non è omicidio-suicidio; madre e figlio sono precipitati in un invaso profondo circa 5 metri con acqua sul fondo e lì hanno trovato la morte; una “combinazione criminale” dopo qualche ora ha estratto i corpi e li ha traslati, la madre sotto il traliccio, sperando che gli Inquirenti cadessero nella trappola”. Lo dice Carmelo Lavorino, consulente della famiglia di Daniele Mondello, dopo la richiesta di archiviazione per l’inchiesta sulla morte di Viviana Parisi e il figlio Gioele. Lavorino è il consulente della famiglia di Mondello. “Critichiamo profondamente il lavoro degli Inquirenti e dei loro Consulenti…”, conclude.

L’inchiesta sulla morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele di quattro anni, trovati senza vita la scorsa estate nei boschi di Caronia, è stata “molto complessa”. Una attività istruttoria durata un anno, guidata dal Procuratore capo di Patti (Messina) Angelo Vittorio Cavallo.

“L’attività di indagine si è dispiegata a 360 gradi, al fine di verificare ogni possibile circostanza utile a chiarire la dinamica dei fatti ed in particolare le cause che hanno determinato il decesso di madre e figlio”, spiega il magistrato.

Nello svolgimento dei complessi ed articolati accertamenti sono stati impegnati molteplici uffici della Polizia di Stato (Squadra Mobile di Messina, Commissariato di P.S. di S. Agata di Militello, Sezione di Polizia Stradale di Messina, Distaccamento di Polizia Stradale di S. Agata di Militello), con il coinvolgimento anche di personale scientifico altamente specializzato (Servizi di Polizia Scientifica – Gabinetti Regionali per la Sicilia Orientale ed Occidentale, rispettivamente di Catania e Palermo). Inoltre, sono state eseguite “numerose e variegate attività di sopralluogo e di repertazione”; “sono stati assunti a sommarie informazioni numerosissimi soggetti; sono state analizzate decine e decine di tabulati telefonici; sono state eseguite, per una considerevole durata di tempo, intercettazioni telefoniche e ambientali”.

I CONSULENTI TECNICI NOMINATI

“Sempre al fine di ricostruire la dinamica dei fatti e le cause della morte di Viviana Parisi e di Gioele, sono stati nominati numerosi consulenti tecnici, ciascuno in relazione alla rispettiva specializzazione professionale”, dice il Procuratore, “fra cui Daniela Sapienza, professoressa associato di Medicina Legale dell’Università di Messina ed Elvira Ventura Spagnolo, professoressa aggregata presso l’Istituto di Medicina Legale di Palermo; e ancora il professor Stefano Vanin, professore associato di Zoologia, entomologo forense; la professoressa Roberta Somma, professore associato di Geologia dell’Università di Messina; Rita Lorenzini, genetista animale in servizio presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana ”Aleandri” – Laboratorio di Diagnostica Molecolare Forense; Rosario Fico, zoologo in servizio presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana ”Aleandri”: Massimo Picozzi, psichiatra forense – professore di Negoziazione de Conflitti presso l’Università Bocconi di Milano; Sebastiano Battiato, professore ordinario di Informatica presso l’Università di Catania; Roberto Della Rovere e Santi Mangano, esperti in materia di infortunistica stradale; Antonio Consalvi, esperto informatico”.

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