Addio al ballerino e coreografo Micha Van Hoecke: incantò i teatri siciliani

Addio al ballerino e coreografo Micha Van Hoecke: incantò i teatri siciliani

Il ballerino, coreografo e regista belga Micha van Hoecke, tra i protagonisti di fama mondiale del ‘teatro di danza’,

è morto ieri sera all’età di 77 anni all’ospedale di Massa in seguito ad un tumore che gli era stato diagnosticato alcuni mesi fa.

‘annuncio della scomparsa è stato dato all’Adnkronos dalla moglie, la ballerina giapponese Miki Matsuse. Il grande coreografo amava l’Italia e da oltre trent’anni aveva stabilito la sua residenza a Rosignano Solvay, in provincia di Livorno.
In Sicilia si era fatto apprezzare per i suoi lavori andati in scena a Catania, Palermo e Messina. Danzatore,coreografo,attore,regista: crede in un teatro totale, dove la danza si confonde con la musica, con canto, con la recitazione per dare vita ad un’irripetibile opera d’arte. Nato a Bruxelles,il padre era pittore belga, la madre una cantante russa e la zia materna una ballerina, studia a Parigi con Olga Preobrajenskaya e nel 1960 a far parte della Compagnia di Roland Petit.

In questo stesso periodo svolge un’intensa attività come attore di cinema. Entra, quind, a far parte del Ballet du XXe siècle di Maurice Bejart di qui diventerà il fidato braccio destro. Nel 1979 lo stesso Bejart a nominarlo direttore artistico della Scuola Mudra, il prestigioso centro di formazione per artisti a Bruxelles. Nel 1981 è chiamato a curare le coreografie di film Bolero di Claude Lelouch. Quello stesso anno, con i migliori elementi del Mudra, fonda l’ensemble di Micha van Hoecke, la splendida compagnia, Unione di razze e di culture, ancora oggi impeccabile interprete delle sue creazioni, oltre che uno dei più acclamati gruppi mondiali di danza contemporanea. Nel suo carnet non mancano le collaborazioni con interpreti straordinarie, quali Carla Fracci, Ute Lemper, Luciana Savignano, o con grande registi, come Luca Ronconi, Liliana Cavani, Roberto De Simone, e con prestigiosi direttore d’orchestra; ma è soprattutto con Ricardo Muti che si è creato uno splendido sodalizio che ha dato vita a tanti capolavori. Ha creato coreografie per numerosi teatri e festival fra qui: teatro dell’Opera di Roma (Berg Kristall di Silvano Bussotti nel 1983, Hommage a Petrassi nel 1984, Fellini nel 1995);Scala di Milano (Orfeo di Poliziano nel 1983 ideato con lo scenografo Luciano Damiani); San carlo di Napoli (Lucia!) 1987; Festival d’Avignone (Antigone nel 1972, con la Compagnia Anne Beranger e con musiche di Mikis Theodorakis). Dal 1990 è particolarmente intesa sua collaborazione con Ravenna Festival, dove debutta anche come regista d’opera con La Muette de Portici di Auber (1991).Molte sono opere che crea per questo festival, da Adieu à l’Italie (1992; premio della critica italiana per migliore coreografia moderna);A la Memoire (con Luciana Savignano); Pelèrinage (con Chiara Muti e Alessio Boni); Pierrot Lunaire (con Alessandra Ferri e Massimiliano Guerra);Il paradosso svelato (con l’accademia bizantina e l’ensemble di Naseer Shamma); Maria Callas,la voix des choses,spettacolo di rara intensità che Micha van Hoecke ed il suo Ensemble hanno portato in tournée in Italia, Stati Uniti, Russia e Cina,riscuotendo ovunque grande successi. Nel 1997 viene nominato coordinatore per il ballo del Teatro Massimo di Palermo, con l’incarico di curare le coreografie di Aida, opera che inaugura la riapertura di stesso teatro (1998). Per il Teatro stabile di Catania firma la regia e la coreografia di le Troiane da Euripide e Seneca (1999). Nel 1999 è nominato direttore del ballo e coreografo principale del Teatro Massimo di Palermo. Nel 2002, per I sette peccati capitali di Bertolt Brecht su musiche di Kurt Weill, riceve il premio Danza & Danza 2002 per la migliore coreografia. nel 2002 chiamato a realizzare le coreografie di Ifigenia in Aulide, regia di Yanis Kokkos e direzione di Riccardo Muti,che inaugura la stagione d’opera del Teatro alla Scala di Milano. Anche nel 2003 inaugura la stagione scagliera con le coreografie per Moise et Pharaon, direttore Riccardo Muti e regia di Luca Ronconi.

Crea le coreografie, realizzate dal suo Ensemble,per il Concerto di Capodanno 2005, trasmesso su Rai Uno in diretta televisiva dal Teatro la Fenice di Venezia. Nell’estate dello stesso 2005 crea, sempre per L’ensemble Au Cafè. Del 2006 è il balletto La Regina della Notte, omaggio a Mozart, su ideazione di Cristina Mazzavillani Muti e progetto sonoro di Luciano Titi su musiche di Mozart. Nel 2007 compone Le Voyage, creazione musiche tzigane russe per Ravenna Festival che dedica suo Ensemble. nel 2008 cura la regia e coreografia per Salomè tratto da Oscar Wilde, nuova creazione per Ravenna Festival, con Chiara Muti voce recitante.L’anno successivo firma regia e coreografia per Baccanti da Euripide, con Chiara Muti e Pamela Villoresi ed i costumi della stilista Marella Ferrela. Nell 2012 Nobilissima visione per Ravenna Festival con la direzione del Maestro Muti. Alle Terme di Caracalla nel 2011 firma regia e coreogradia di Aida, nel 2013 Terra e Cielo, nel 2014 Verdi Danse e nel 2015 Carmina Burana con costumi di Emanuel Ungaro.

Dalla Stagione 2010-2014 è stato Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2015 per Teatro Vittorio Emanuele di Messina crea Comme un souvenir, La Pastorale di Beethoven con la collaborazione di Teatro nazionale di Balgrad. 2016 Chanteuse Des Rues-omaggio a Edith Piaf e Jean Cocteau, riceve premio fedeltà per 27 anni di splendida collaborazione Ravenna Festival.

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