Paternò, il Piano di riequilibrio al centro delle polemiche: Alleanza, DB e M5S denunciano il ‘ricatto politico’

Paternò, il Piano di riequilibrio al centro delle polemiche: Alleanza, DB e M5S denunciano il ‘ricatto politico’

In relazione all’aumento del monte ore per i dipendenti comunali ex Lsu, l’amministrazione comunale ha approvato la delibera che dispone l’aumento delle ore lavorative per i 45 dipendenti ex precari dagli attuali 30 ore a 34 ore.

Aumento che scatterà solo nel momento in cui il consiglio comunale approverà il piano di riequilibrio pari a oltre 29 milioni di euro. Un intervento necessario quello del riequilibrio per evitare il dissesto.

Questa mattina il sindaco Nino Naso e l’assessore al personale Rosanna Natoli hanno incontrato una delegazione di lavoratori.

“Continuiamo a mantenere le promesse. Alle parole preferiamo i fatti. L’Amministrazione Comunale da una risposta seria e forte al personale comunale”, ha detto il sindaco Naso. Se dovesse passare la delibera i dipendenti si ritroveranno in busta paga 160 euro lordi in più. La deliberazione della giunta cosi come è stata prospettata è stata criticata da Alleanza per Paternò, Diventerà Bellissima e Movimento 5 stelle.

“Un gioco indegno messo in piedi dall’amministrazione comunale sulla pelle dei dipendenti ex Lsu”

scrivono in una nota gli esponenti di Alleanza per Paternò, #DB e Movimento 5 Stelle che parlano di ricatto politico.

“Oltre due anni dopo la delibera voluta fortemente dal Consiglio comunale a proposito dell’aumento delle ore – osteggiata dalla stessa amministrazione tant’è che non è mai stata applicata – giunge adesso la disponibilità a metterla in atto ma solo votando il Piano di Riequilibrio e tutti gli strumenti finanziari che certificano ormai da tempo il deficit economico dell’Ente.

Ancora una volta, – si legge – il Consiglio è oggetto di un ricatto politico e amministrativo: esattamente come quando si parlò delle tombe di famiglia.

Una politica vecchia di decenni riproposta da questa amministrazione che richiama, senza alcuna vergogna, alla responsabilità dei consiglieri comunali. L’unica responsabilità è quella di amministratori che dovrebbero arrossire dinanzi all’ultimo fallimento di una compagine amministrativa che ha condannato ad un declino irreversibile la nostra amata città”.

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