In Italia torna la pasta fatta in casa (causa pandemia): la preparano 4 famiglie su 10

In Italia torna la pasta fatta in casa (causa pandemia): la preparano 4 famiglie su 10

Con l’emergenza Covid più di quattro famiglie su dieci (41%) sono tornate a cimentarsi nella preparazione casalinga della pasta sotto la spinta del ritorno alla tradizione e del maggior tempo trascorso tra le mura domestiche.

E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti-Ixè divulgata in occasione del World Pasta Day che si celebra in tutto il mondo il 25 ottobre con lo storico ritorno delle sfogline a Tuttofood allo stand di Coldiretti e Filiera Italia alla Fiera di Milano a Rho – Padiglione 18 – L01-L25.

Dalle tagliatelle ai tortellini, torna la pasta fatta in casa

Un appuntamento per conoscere i segreti di uno degli alimenti più conosciuti e versatili della cucina Made in Italy grazie alle artiste del mattarello che da secoli da nord a sud dell’Italia miscelano gli ingredienti tradizionali, impastano con la forza delle braccia e poi creano sui tavoli delle cucine i diversi formati di pasta, semplice o ripiena, in grado di raccontare la forza di un sistema agroalimentare che esporta nel mondo qualità, sicurezza e storia.

Dalle tagliatelle ai tortellini, dalle lasagne ai ravioli, fare la pasta in casa è una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne anche come antidoto alle tensioni e allo stress provocate dalla pandemia, magari con il coinvolgimento appassionato dei più piccoli. Se in passato erano, infatti, soprattutto i più anziani ad usare il matterello adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione, grazie alle nuove tecnologie che hanno registrato un boom di vendite durante la pandemia.

Non è un caso che la macchina impastatrice sia entrata nel 2021 a far parte del paniere Istat per misurare il costo della vita. Si cercano con attenzione anche le farine, soprattutto utilizzando quelle degli antichi grani storici, con proprietà salutistiche o comunque Made in Italy per sostenere l’occupazione, l’economia ed il territorio nazionale colpito dalla crisi. Sono molti anche i prodotti vegetali che hanno rischiato l’estinzione e che sono stati riportati sulle tavole grazie all’impegno degli agricoltori a tutela della biodiversità.

È il caso, ad esempio del grano monococco, la specie geneticamente più semplice e antica di grano risalente addirittura a 23mila anni fa – spiega la Coldiretti – e di quello Saragolla, coltivato nell’antico Egitto delle piramidi, entrambi salvati dall’estinzione grazie all’ingegno dei coltivatori di Lombardia e Abruzzo. Senza dimenticare i semi di grano Senatore Cappelli che dopo essere arrivato a coprire all’inizio del secolo più della metà della coltivazione di grano in Italia negli anni 60 ha iniziato a scomparire ma oggi è stato recuperato.

Un evento tutto dedicato alla pasta

Oltre alla presentazione del rapporto della Coldiretti “Dal grano alla pasta, attacco al Made in Italy” con una analisi sulle nuove tendenze di consumo e produzione in Italia e all’estero, lunedì 25 ottobre nello spazio incontri, padiglione 14, Coldiretti e Filiera Italia organizzano l’incontro “La filiera agroalimentare, un traino per la ripartenza del Paese” con l’introduzione del segretario generale della Coldiretti Enzo Gesmundo, Luigi Scordamaglia, consigliere delegato Filiera Italia, Luca Palermo, amministratore delegato e direttore generale della società Fiera Milano, Carlo Ferro, presidente Ice, Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali e l’intervento conclusivo Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti.
Nello stand di Coldiretti e Filiera Italia fino al 26 ottobre si alterneranno quotidianamente esposizioni innovative su temi di attualità, iniziative e momenti di approfondimento con lo spazio dell’agricoltura 4.0 con le ultime innovazioni robotiche e satellitari nelle campagne italiane ma anche l’oleoteca dove saranno svelati i segreti dell’oro verde, della sua scelta, dei suoi abbinamenti, l’enoteca dei vini autoctoni e gli show cooking dei cuochi contadini con i menu gourmet a km zero. Ogni giorno il miglior cibo da passeggio della tradizione italiana si può gustare in Corso Italia di fronte al padiglione 18 grazie allo street food contadino di Campagna Amica.

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