IL DIZIONARIO DEL BUONSENSO – La parola Vita apre la nuova rubrica

IL DIZIONARIO DEL BUONSENSO – La parola Vita apre la nuova rubrica

Parte oggi una nuova rubrica del Corriere Etneo. Si intitola ‘Il Dizionario del Buonsenso’.

La cura Mirko Trovato, docente di religione e divulgatore assai conosciuto tra i giovani studenti. Sulla piattaforma Yvii TV si appresta a condurre la trasmissione “Ciao Prof” di cui è anche autore.

La prima parola che ha scelto è VITA.

Sono d’avanti alla mia scuola, attendo per entrare, è l’ora della ricreazione e dietro quelle sbarre tanta Vita: giovani di un istituto tecnico qualunque a cui dovrei insegnare a vivere, vengono da ogni parte della provincia. Il nostro è un grosso istituto, rischiano ogni giorno di essere anonimi, vite ammassate. Eppure non è così, sanno vivere loro. Spesso non conoscono la grammatica, fanno molta fatica con la matematica, la religione poi, la materia che insegno non gli interessa. Eppure gli interesso io, stranamente. Entro in classe e mi scrutano, vogliono sapere di me. A loro interessa la mia vita.

E sapete che c è? Sono gli unici a cui interessa veramente: stranamente mentre mi racconto sono silenziosissimi, non avviene quasi mai, anzi. E io mi sciolgo, narro, ricordo assieme a loro gli anni della mia adolescenza, le prime esperienze a scuola, il mio fastidio a stare seduto sei ore, annuiscono i mie giovani interlocutori. Quanto può essere dura la vita anche a quell’età, ora assieme a loro ricordo.

I dolori, tanti in verità, di quegli anni vissuti anch’io in un istituto tecnico catanese. Loro, i ragazzi, mi capiscono, lo sento. Condividono le mie soddisfazioni come se fossero le loro, il fatto di non essere rimasto imbrigliato nelle maglie delle mie insoddisfazioni giovanili, dei mie continui NO, della mia ricerca continua di amore, del desiderio di sentirmi vivo. E oggi è così che mi sento: vivo. Dolori e gioie si alternano, a volte mi deprimo, ma ho una certezza: c è Vita fuori e dentro di me e continuo a ricordare le parole di una mia alunna alla quale è morto il padre quando lei era ancora una bimba.

Alla mia domanda quando ti senti viva rispose: “Sempre, prof. So cosa è la morte, l’ho vista in faccia e dunque ho conosciuto anche la vita”. Ecco che il ‘prof’ diventa l’allievo, in questa straordinaria comunità che insegna che è la scuola. Oggi ho imparato che il dolore non è inutile, il dolore ha un senso. Oggi ho meno male. Grazie vita, ancora imparo da te. (Mirko Trovato)

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