Paternò, arrestato a Cremona Massimo Distefano: è complice dell’assassino di Massimo Pappalardo. Sconta condanna a 24 anni

Paternò, arrestato a Cremona Massimo Distefano: è complice dell’assassino di Massimo Pappalardo. Sconta condanna a 24 anni

Aiutò a uccidere rivale in amore di un pregiudicato, dando fuoco ai suoi resti e gettandoli con l’auto in un burrone.

I carabinieri di Cremona hanno arrestato e condotto in carcere Massimo Distefano, il complice di Ignazio Sciurello che l’8 marzo 2015 uccise a Paternò Massimo Pappalardo.

L’uomo, 48 anni e residente a Cremona da qualche tempo, deve scontare una condanna definitiva a 24 anni di reclusione per omicidio, detenzione illegale di armi e distruzione di cadavere.

La condanna, prima della Corte di Assise di Catania e poi confermata dalla Corte di Assise di Appello di Catania, è divenuta definitiva il 9 dicembre 2021 da parte della Corte di Cassazione ed è conseguenza dell’omicidio del 32enne, ucciso nel 2015 con quattro colpi di pistola. Il suo corpo era stato poi dato alle fiamme dentro la sua vettura, ritrovata in fondo a un burrone nelle campagne paternesi.

Movente del delitto la relazione sentimentale intrecciata, poco prima della morte, con l’ex amante di un pregiudicato di Paternò che non accettò la fine della storia con la donna e la sua frequentazione con il 32enne.

Distefano arrestato nella città lombarda era accusato di complicità nell’omicidio «perché non ha fatto nulla per impedire quella morte, partecipando anche all’occultamento del cadavere». Insieme agli altri, ha scaraventato l’auto e il corpo della vittima in un burrone e con una tanica piena di carburante ha dato fuoco all’auto con il corpo all’interno.
Il pregiudicato autore materiale del delitto, invece, si era rifugiato in Francia, dove è stato arrestato sei mesi dopo su mandato di arresto europeo.

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