Catania, rapine a banche e negozi: 5 persone arrestate (VIDEO)

Catania, rapine a banche e negozi: 5 persone arrestate (VIDEO)

La Polizia di Stato ha arrestato Davide Di Paola, 43 anni, Francesco Scalia, 41 anni e Orazio D’Agata 54 anni.

I tre sono accusati di aver commesso, in concorso tra loro, una rapina aggravata in danno della filiale della “Banca Sella” lo scorso 15 aprile 2021. In particolare la Squadra Mobile di Catania, subito dopo il colpo, ha avviato le indagini per identificare i rapinatori che, armati e travisati, si sono introdotti all’interno della banca, attraverso una delle porte di emergenza, preventivamente manomessa, nel momento in cui erano in corso le operazioni di ricarico del bancomat. Gli autori sono riusciti ad impossessarsi della somma di 130 mila euro.

Le indagini si sono avvalse delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della banca nonché di quelli presenti lungo le vie di fuga utilizzate dai rapinatori con motocicli risultati rubati.

I successivi riscontri hanno permesso di confermare il quadro indiziario raccolto, dimostrando l’esistenza di contatti stabili fra gli indagati e di individuare il luogo in cui si sarebbero riuniti per pianificare il colpo. Ed ancora la polizia ha arrestato altri due soggetti accusati di essere autori di altri due colpi commessi in momenti differenti In manette Sebastiano Giuffrida, 28 anni considerato autore di una tentata rapina ai danni della Filiale “Carige” del 14 ottobre scorso in occasione della quale l’indagato, dopo essersi introdotto nei locali dell’istituto di credito, ha cercato di sottrarre danaro senza riuscirvi, nonostante l’aggressione ad un cassiere che sarebbe riuscito ad azionare i sistemi di allarme, facendolo desistere dalla rapina.

L’altro arrestato è Mario Aurora 22 anni ritenuto responsabile della rapina ai danni di un esercizio commerciale cittadino commessa i lo scorso 2 di novembre, nel corso della quale l’indagato, dopo aver minacciato una dipendente lasciando intendere di essere armato, si è appropriato di uno smartphone. Tutti gli indagati, fatta eccezione per Giuffrida, già detenuto per altra causa, sono stati rintracciati dalla Squadra Mobile e condotti in carcere.

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