Paternò: “L’acropoli di Hybla diventi Patrimonio dell’Unesco”. Nasce comitato promotore

Paternò: “L’acropoli di Hybla diventi Patrimonio dell’Unesco”. Nasce comitato promotore

L’acropoli di Hybla, costituisce un unicum nel paesaggio Etneo.

Antico vulcano, formatosi prima delle stessa Etna, domina la valle del Simeto e la città di Paternò, costituendo una delle più importanti polarità del territorio. Cerniera alla scala geografica, guarda l’Etna e si pone come landmark iconico della sacralità del paesaggio.

I suoi giacimenti culturali, archeologici, monumentali, antropologici, artistici e naturalistici lo candidano autorevolmente a diventare patrimonio dell’umanità. L’obiettivo di questo comitato tecnico-scientifico è quello di avviare un percorso di ricerca, di valorizzazione e di promozione al fine di candidare questo ecosistema integrato a Patrimonio dell’UNESCO. Auspicando che tale lavoro, acceleri il processo di costituzione del Parco Urbano dell’Acropoli e l’avvio di scavi archeologici sistematici per svelare il ricco patrimonio sommerso.

Per tale ragione si costituisce un gruppo rappresentativo e multidisciplinare cosi composto:

1. Salvatore Alì, sacerdote
2. Sofia Laudani, studentessa di lettere
3. Francesco Giordano, storico
4. Francesco Finocchiaro, architetto
5. Barbaro Messina, artista
6. Mary Sottile, giornalista
7. Rosalba Panvini, archeologa
8. Salvo Lombardo, docente
9. Maria Chiara Papa, studentessa di legge

Il gruppo sarà impegnato a sviluppare iniziative inclusive e partecipative per aggregare nuovi e autorevoli partner coinvolgendo le istituzioni pubbliche e private, le professioni e le scuole, le associazioni e le università, anche su scala internazionale.
“Questo comitato promotore iniziale –spiegano Salvo Lombardo e Padre Salvatore Alì – potrà essere implementato con altre prestigiose adesioni. Serve crescere per costruire un’ampia convergenza. Ringraziamo l’ing. Gaetano Laudani, direttore del Genio Civile della provincia di Catania, per il sostegno e la sollecitazione a intraprendere questa avventura per ricostruire l’identità di una comunità – quella di Hybla Paternò- che può a partire dalla valorizzazione dell’acropoli avviare un processo di rigenerazione”.

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