Atletica, Jacobs sul tetto del mondo anche nei 60 metri indoor: l’azzurro vince la finale di Belgrado e fa record europeo

Atletica, Jacobs sul tetto del mondo anche nei 60 metri indoor: l’azzurro vince la finale di Belgrado e fa record europeo

Un lampo azzurro nella notte di Belgrado. Dopo i trionfi olimpici, Marcell Jacobs diventa anche il nuovo campione del Mondo nei 60 metri indoor.

Ai Mondiali di Belgrado, l’azzurro ha vinto la finale con il nuovo record europeo di 6.41 secondi. Con uno scatto bruciante e una progressione irresistibile, il campione olimpico dei 100 metri a Tokyo ha preceduto al fotofinish la coppia americana composta da Christian Coleman (argento per 3 millesimi) e Marvin Bracy (bronzo in 6.44). Il tempo di Jacobs è anche il nuovo record italiano e il miglior crono mondiale dell’anno. L’Italia torna sul podio dei 60 metri dopo il bronzo vinto da Pierfrancesco Pavoni a Budapest nel 1989.

«Magia e duro lavoro. Sono arrivato qui cercando di trovare la migliore condizione, sapevo di dover andare il più forte possibile in finale e ho dimostrato di essere il più forte quando conta davvero. Grazie a tutti per il supporto».

Così Jacobs ha commentato a caldo ai microfoni di RaiSport la vittoria di Belgrado. «Era importante dimostrare che quello che ho fatto alle Olimpiadi non era un caso, ma il frutto del duro lavoro. Non era questa la mia prova, ma ho desiderato tanto questo momento. Siamo partiti bene con la prima gara, ora l’obiettivo è confermarci nella stagione all’aperto», ha aggiunto l’azzurro. «Sono contento, devo ringraziare tutto il team. Poi oggi è la festa del papà, come festeggiare meglio davanti ai mio figlio. Un augurio a tutti i papà», ha concluso Jacobs.

Mai nessun azzurro aveva vinto l’oro ai Mondiali indoor nello sprint, un risultato che incorona il 27enne bresciano delle Fiamme Oro come padrone della velocità mondiale a tutti gli effetti.

Superato di un centesimo il primato continentale del britannico Dwain Chambers che resisteva dal 2009 (6.42 a Torino), Jacobs diventa anche il quarto uomo al mondo di ogni epoca dopo Coleman (6.34), Maurice Greene (6.39), Ronnie Baker (6.40) e al pari di Andre Cason (6.41), tutti statunitensi. Festeggia l’oro mondiale indoor ventuno anni dopo il titolo mondiale del suo coach Paolo Camossi che aveva trionfato a Lisbona 2001 nel triplo. E ora la coppia d’oro punta con decisione ai Mondiali all’aperto di Eugene, negli Usa, in programma la prossima estate. Obiettivo bissare l’oro di Tokyo e se il buongiorno si vede dal mattino…

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