Vertenza Pfizer, a Catania si tratta per scongiurare 130 licenziamenti: ipotesi esodo, prepensionamenti e ricollocazione

Vertenza Pfizer, a Catania si tratta per scongiurare 130 licenziamenti: ipotesi esodo, prepensionamenti e ricollocazione

Nuova puntata della vertenza Pfizer con i 130 licenziamenti annunciati a Catania.

Stamani, alle 9, nella sede di Confindustria i sindacati e l’azienda si ritroveranno attorno allo stesso tavolo per continuare a trattare in vista della scadenza di giorno 26 aprile. Durante l’ultimo incontro, convocato dal Centro per l’impiego di Catania, è stata accolta la richiesta delle organizzazioni sindacali di prolungare di 19 (non più 17 come paventato inizialmente) giorni il termine.

La procedura, infatti, come previsto dalla legge, si sarebbe dovuta concludere il 7 aprile.

Nei locali dell’associazione degli industriali di viale Vittorio Veneto, dunque, si partirà dalla bozza di proposta presentata dai vertici locali di Wyeth lederle, società della galassia Pfizer, che per lo stabilimento etneo stanno cercando di trovare soluzione alle richieste di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e Ugl Chimici.

«Finalmente nell’ultima riunione abbiamo iniziato a discutere sulla possibilità di incentivi all’esodo, prepensionamenti, ricollocazione ad Ascoli Piceno ed altre opportunità per salvare 130 lavoratori attraverso l’alleggerimento del carico di personale attualmente in forza, così come avevamo immaginato in alternativa alla revoca dei licenziamenti stessi – dicono i segretari provinciali Jerry Magno, Giuseppe Coco, Alfio Avellino e Carmelo Giuffrida -. A conclusione di questo esame, non di certo semplice ed immediato, contiamo di salvare i dipendenti senza dimenticare il sacrificio delle 80 unità interinali che non sono state rinnovate dopo anni di servizio». I sindacati continuano a chiedere un tavolo nazionale al ministero dello Sviluppo economico.

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