‘Atto di fede’ per Renato Zero: libro, doppio cd e 4 concerti al Circo Massimo

‘Atto di fede’ per Renato Zero: libro, doppio cd e 4 concerti al Circo Massimo

Renato Zero tornerà sul palco con quattro concerti al Circo Massimo a settembre: l’annuncio oggi in Campidoglio, nel corso della presentazione del suo ultimo lavoro, il suo primo progetto (anche) editoriale, ‘Atto di fede’.

Un libro e un doppio cd che saranno pubblicati venerdì e che l’artista racconta così: “Sono arrivato a un traguardo al quale ambivo da parecchio tempo. Accarezzare Dio da vicino, fargli i complimenti per avermi gestito e aver lasciato intatta la mia fede, che è tanto utile quando ci si avvicina agli altri. Nello spettacolo c’è anche la religiosità”. Secondo Zero, “ci eravamo dimenticati di Dio, abbiamo lasciato che la stanchezza, l’apatia ci allontanassero da Lui.

Ma avremmo più serenità buttando ogni tanto lo sguardo oltre le nuvole e ringraziandolo, Dio, anche per le sofferenze. Dobbiamo superare il dubbio, il sospetto, questo continuo dubitare di noi stessi e delle persone che abbiamo vicino. Dobbiamo avere il coraggio di sentirci difettosi, inadeguati. Attraverso questo passaggio di ‘Atto di fede’ mi riproponevo di guadagnarmi la soddisfazione personale per la capacità di godere di una vittoria, quella di aver ampliato la mia musica e l’orizzonte della mia scrittura.

Anche se già con ‘Il Cielo’ ero andato molto vicino a quella onestà”. Atto di fede, in uscita per edizioni Tattica, contiene 19 brani inediti di musica sacra scritti e composti da Renato Zero e arrangiati e orchestrati dal maestro Adriano Pennino per altrettanti testi – pensieri e riflessioni degli ‘Apostoli della Comunicazione’ – dalle penne di Alessandro Baricco, Luca Bottura, Pietrangelo Buttafuoco, Sergio Castellitto, Aldo Cazzullo, Lella Costa, Domenico De Masi, Oscar Farinetti, Antonio Gnoli, don Antonio Mazzi, Clemente J. Mimun, Giovanni Soldini, Marco Travaglio, Mario Tronti, Walter Veltroni – e voci narranti di Oscar Farinetti, Pino Insegno, Giuliana Lojodice, Marco Travaglio, Luca Ward, Renato Zero.

“Questo lavoro è straordinario, perché abbiamo messo insieme la grande qualità di questi scrittori. Se leggerete tra le pagine di questo lavoro – spiega l’artista – ci sono spunti talmente forti che rimettono in gioco la nostra volontà di cambiare. Chi ha il potere spesso disattende la nostra speranza, nel prendere in considerazione le nostre necessità”. “Dentro questo mio progetto – racconta – sono andato a colpo sicuro a individuare le anime, le sensibilità che poi mi hanno dato ragione. Questo lavoro mi inorgoglisce, per essere riuscito a creare questi presupposti di parlare della fede ma mettendola nella condizione di far riaccendere il dialogo, e questa fede non è solo in Dio, ma anche nel nostro operato, nella speranza, nel ritrovare la vicinanza”.

C’è poi la gioia di tornare live dopo il lungo tempo della pandemia, con quattro concerti il 23, 24, 25 e 30 settembre, giorno del suo 72esimo compleanno. Con due anni di ritardo, proprio a causa del Covid, sui festeggiamenti per il 70esimo compleanno. Ma con serate che si preannunciano uniche, perché, ironizza, “di Renato ce n’è uno, tutti gli altri non so’ nessuno. Sarò ancora originale come è nelle mie tradizioni. Mi avvalgo di un’orchestra molto nutrita, con archi, fiati, percussioni, poi la band che garantisce anche una sonorità moderna. E finalmente al Circo Massimo, perché 70 ‘cucuzze’ non sono una passeggiata”. Una location che “premia la mia romanità. Ci sono stati giorni in cui mi sentivo forestiero, con tutti questi politici in giro. Perché il governo non lo mettono a Torino? A noi che ci importa di essere la capitale d’Italia, quando siamo la capitale del mondo? In fondo quello che manca a Roma è un po’ la voce dei romani. Al Circo Massimo mi faccio gladiatore per conquistarmi ancora una volta l’applauso, ci troveremo con la felicità di un abbraccio che promette un nuovo percorso”.

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