Rifiuti, Mangano (Europa Verde): “Musumeci copre la sua inefficienza attaccando gli ambientalisti”

Rifiuti, Mangano (Europa Verde): “Musumeci copre la sua inefficienza attaccando gli ambientalisti”

Il presidente della Regione, in una recente occasione, anziché assumersi la responsabilità del fallimento della politica del suo governo in tema rifiuti, ha pensato di attaccare “gli ambientalisti”, colpevoli, a suo dire, di essere contrari a tutto, e così di avergli impedito di realizzare chissà quali splendidi progetti.

“Purtroppo Musumeci – osserva Mauro Mangano co-portavoce regionale Europa Verde Sicilia – dimostra con queste dichiarazioni l’incapacità di rispondere nel merito della questione e una estrema superficialità nella visione della politica e della società”.

Dopo 5 anni, spiega Mangano, la Sicilia è ancora schiava di un sistema di raccolta e smaltimento prevalentemente basato su impianti privati. I costi si sono alzati in modo esponenziale e l’incremento della raccolta differenziata non si è tradotto in un risparmio né per i bilanci dei comuni né, conseguenzialmente, per le tariffe pagate dai cittadini.

Chi ha impedito alla giunta Musumeci di progettare un sistema più efficiente? Di progettare, soprattutto, impianti adeguati ai volumi di rifiuti che dovrebbero essere prodotti nei prossimi anni, cioè di gran lunga ridotti, grazie alla raccolta differenziata, e con tecnologie moderne? Forse Musumeci si stupisce che la proposta di ampliare le attuali discariche e costruire inceneritori veda l’opposizione, non solo di quelli che genericamente e benevolmente chiama “ambientalisti”, ma di tutte le comunità locali e dei loro amministratori?

La giunta Musumeci, in realtà, ha rinviato di anno in anno qualunque decisione, più preoccupata di scansare le ostilità dei tanti interessi privati e quelle delle comunità e degli amministratori locali, delegando ai livelli territoriali l’onere di decisioni sistemiche, più per ignavia che per rispetto dei territori.

“Musumeci – continua Mangano – ha tranquillamente superato la contrarietà di avversari e perfino alleati quando si è trattato di effettuare nomine, decidere su materie delicate come la sanità o la salvaguardia del territorio e delle aree protette, non venga a dire che è bastata l’opposizione di chi difende l’ambiente a impedirgli di operare scelte e realizzare i suoi obiettivi, si assuma interamente la responsabilità del suo fallimento”.

(Nella foto Mauro Mangano insieme ad Antonella Ingianni, l’altra portavoce regionale).

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