Adrano, stasera la processione del Cristo Morto: ‘U Lizzanti’ e l’errore storico legato al nome

Adrano, stasera la processione del Cristo Morto: ‘U Lizzanti’ e l’errore storico legato al nome

di Alfio Cariola

In Adrano, da tempo immemorabile, la ricorrenza religiosa più sµggestiva e vissuta per partecipazione intima- ed emotiva dei cittadini è, senz’altro – con il Cristo alla Colonna del Giovedi Santo – la processione del Cristo Morto che si tiene la sera del Venerdì Santo.

La statua che in tale occasione si venera con mesta solennità – seguita dalle più alte cariche civili e religiose e gran parte della popolazione – viene chiamata “U Lizzanti”.

A questo termine, inesistente in qualsiasi dizionario, è attribuito normalmente il significato di ‘agonizzante’ ma in merito qualche dubbio è lecito. Cristo, infatti, è già morto, non può essere più agonizzante; la sua agonia è finita sulla croce, con le parole riportate dal Vangelo: – Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio.

Questo errore ha avuto origine da una sbagliata interpretazione del nome data dal popolo alla statua originaria CRISTO MORTO OLEZZANTE (olezzante: perchè anche da morto emana odore, olezzo, di santità, di divinità). A questo equivoco contribuì la chiesa in cui era custodita la statua, esattamente la chiesa di San Giovanni Evangelista, nella quale, dal 1665, fu ospitata la confraternita di Santa Maria degli Agonizzanti, i cui aderenti erano dediti principalmente alle preghiere per i moribondi (c’e motivo di pensare che questa confraternita sia stata istituita nell’allora Adernò su imitazione di un’altra gia esistente a Palermo). Successivamente il tempio acquisì il nome della confraternita stessa e, per semplificazione, ··fu detta “Chiesa degli Agonizzanti”.

Vale la pena ricordare che fino al XVllI secolo nella Piazza (allora Piano) di Sant’Agostino, come riportano gli storici (Salvatore Petronio-Russo, Simone Ronsisvalle, Nino Santangelo,) c’erano ben sei chiese, presumibilmente risalenti al periodo della dominazione araba, poiché i saraceni, tolleranti nei confronti del culto della religione cristiana, al fine di poter meglio tenere sotto controllo la popolazione, disposero che in tale sito si edificassero dei luoghi in cui officiare le funzioni sacre: la conseguenza di tale evento fu quella che nei dintorni si
concentrasse anche la maggior parte degli abitanti. ·

Proprio qui era stata costruita la chiesa di San Giovanni Evangelista, successivamente denominata “degli Agonizzanti”. Esattamente poco più sotto dell’attuale farmacia, dove ancora si possono ammirare quei bei due portali a forma ogivale, in stile arabo-gotico.

Come citato, in questo tempio era custodita la statua del “Cristo Morto Olezzante “: questo vocabolo (participio presente del verbo olezzare), era di ardua e difficile interpretazione, e, per assonanza con Agonizzanti (nome della chiesa), se ne traspose a questo ultimo termine il significato, mutando la “O” iniziale nell’articolo determinativo ‘U’, per cui il simulacro prese il nome di” ‘U Lizzanti”. Sbagliato. Ma per secoli è stata portata avanti questa traduzione-tradizione: cittadini di elevato livello culturale non si sono mai posti il problema del vero significato di questo strano termine (fra I’altro usato solo una volta all’anno), accettandone acriticamente il senso.

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