Agrigento, giudizio immediato per il poliziotto che uccise il figlio a Raffadali: prova ritenuta evidente

Agrigento, giudizio immediato per il poliziotto che uccise il figlio a Raffadali: prova ritenuta evidente

Giudizio immediato per Gaetano Rampello, 57 anni, poliziotto in servizio al Reparto mobile della questura di Catania, arrestato lo scorso primo febbraio dopo aver confessato l’omicidio del figlio ventiquattrenne Vincenzo Gabriele.

Lo ha disposto il gip di Agrigento, Francesco Provenzano, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Chiara Bisso. Non ci sarà, quindi, alcuna udienza preliminare in quanto la prova è stata ritenuta «evidente». Il dibattimento è in programma il 16 luglio davanti alla Corte di Assise di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara. All’origine dell’omicidio, i problemi psichici del giovane che più volte, nel corso degli anni, avrebbe picchiato il padre estorcendogli del denaro.

All’origine dell’omicidio ci sarebbero i problemi psichici del giovane che più volte, nel corso degli anni, avrebbe picchiato il padre estorcendogli del denaro.

Quella mattina del febbraio scorso, in Piazza Progresso, a Raffadali, si sarebbe consumata l’ennesima aggressione. Padre e figlio avevano preso appuntamento per la consegna di 30 euro: il giovane avrebbe aggredito e picchiato il padre rapinandolo di ulteriori 15 euro che teneva in tasca.

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