Tv, web scatenato sul casting della vergogna: “Cerchiamo ragazze con disturbi alimentari”

Tv, web scatenato sul casting della vergogna: “Cerchiamo ragazze con disturbi alimentari”

«Per una nota trasmissione televisiva stiamo cercando ragazze dai 20 ai 25 anni che soffrono di disturbi alimentari. Se avete queste caratteristiche scrivete subito a …’ e segue l’indirizzo mail».

Un video di pochi secondi, denunciato dall’attrice e regista bolognese Maruska Albertazzi tramite il suo profilo Instagram porta ancora alla ribalta il tema dei disturbi alimentari e scatena il web.

«Io non credo che serva essere geni per capire che non puoi fare i cavoli di casting per cercare ragazze malate di Dca», scrive l’attrice che da tempo si batte contro i disturbi alimentari di cui lei stessa ha sofferto. Secondo Albertazzi, «così facendo non fai che nutrire la malattia e renderla desiderabile. Che rendere glamour i Dca è un errore gigantesco. Questa non è informazione, questa è spazzatura».

In serata arriva una nota della Corima srl, società produzione televisiva, di casting e pubblico a spiegare la situazione.

«L’annuncio era finalizzato a ricercare persone disposte a partecipare ad una trasmissione televisiva per rendere la loro testimonianza, alla presenza di esperti della materia, su di una patologia, quale quella dei disturbi alimentari, che colpisce molte adolescenti nel nostro Paese la ricerca non era finalizzata a ricercare persone disposte a partecipare al programma Forum quali `contendenti´. Quel video ha, però, tanto involontariamente quanto evidentemente prodotto un effetto contrario rispetto alle finalità a cui era destinato. Ne dobbiamo prendere atto. E, per questo, abbiamo il dovere di scusarci con tutti coloro che si siano sentiti, anche indirettamente, offesi».
Una voce, quella di Albertazzi, che cerca di rompere il muro del silenzio compiacente di gran parte del mondo dello spettacolo. Un silenzio complice di cui si nutre la parte sommersa e dolorosa del web, dove continuano a esistere siti e blog pro anoressia.

L’ultimo caso che ha portato alla luce questa parte buia è stato quello di Trieste dove un falso medico si spacciava sui social come coach `pro ana´, dando a una 15enne consigli su come perdere peso, da non assumere più di 500 calorie giornaliere, bere molta acqua per lenire il senso di fame, farsi docce gelate per stimolare il metabolismo.

Alla luce però i disturbi alimentari svelano una realtà molto più devastante e oscura.

Giovani, anche giovanissime, alle prese con un mal di vivere che passa dallo stomaco e che le costringe a rifiutare il cibo o a ingozzarsi per poi espellerlo in ogni modo. L’appello della famiglia di una 11enne di Ferrara, malata di anoressia che rischia di morire perché non trova un posto in ospedale è la faccia vera dei disturbi alimentari.
Un casting tv per `ragazze anoressiche´ fa dunque doppiamente male a chi combatte contro questi mali. «E chi non viene selezionato? Sicuramente perché `non abbastanza in fin di vita´…. Disgusto, ancora di più per la superficialità con cui ne parla. Dice `anoressica´ come se dovesse dire buongiorno. Ci ho messo anni a pronunciare ad alta voce il nome di quel mostro», scrive una ragazza sotto al post di Albertazzi.
Il movimento della body positivity che ha sdoganato modelle sopra la 38 e ha portato sulle passerelle e nelle pubblicità taglie e forme diverse, ha ancora una lunga strada da percorrere. Perché tutti i corpi possano vivere in armonia con chi quei corpi li abita.

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