Milano, fontane ‘chiuse’ per colpa della siccità: si pensa al razionamento dell’acqua

Milano, fontane ‘chiuse’ per colpa della siccità: si pensa al razionamento dell’acqua

L’Italia nella morsa della siccità e del caldo. Milano fontane

L’ultimo weekend di giugno vedrà temperature roventi su quasi tutta la Penisola, che in alcune zone supereranno anche i 40 gradi, con picchi in Calabria, Sardegna e Sicilia. Un caldo record destinato a prolungarsi per almeno altri 10 giorni, mentre l’allarme per la siccità resta forte soprattutto al Nord, dove si inizia a pensare al razionamento dell’acqua.

Regioni e città corrono dunque ai ripari.

A 24 ore dalla dichiarazione dello stato di emergenza idrica da parte della Regione Lombardia, a Milano il sindaco Beppe Sala ha emanato un’ordinanza che, oltre a invitare i cittadini a ridurre al minimo l’uso di acqua potabile, prevede anche la chiusura delle fontane cittadine. «L’emergenza siccità persiste e bisogna prendere provvedimenti. Ieri la Regione Lombardia ha decretato lo stato di emergenza idrica fino al 30 settembre e riteniamo giusto fare la nostra parte», ha spiegato il primo cittadino sui social, annunciando nuove azioni anche sul fronte del risparmio energetico. Per ridurre i consumi di energia e abbassare il rischio di blackout, la raccomandazione del Comune è di mantenere la temperatura di uffici e abitazioni a 26 gradi. Tutti i negozi, inoltre, dovranno tenere le porte chiuse. Resteranno invece aperte le fontanelle, per dare sollievo in vista della nuova ondata di calore.

Per aiutare i territori più in sofferenza dal punto di vista idrico, l’Alto Adige ha deciso di aumentare la produzione delle loro centrali idroelettriche.

«Ben venga questo primo atto di collaborazione all’interno delle comunità dell’arco alpino – ha commentato il governatore del Veneto Luca Zaia -, visto e considerato che il dramma della siccità porta con sé due problemi: il primo è la mancanza di precipitazioni e la richiesta dell’utilizzo di invasi montani, il secondo è il rischio che l’acqua del mare risalga alle foci dei fiumi, impedendo agli agricoltori di poter sfruttare la risorsa idrica, dato che l’acqua salata brucia le coltivazioni».

Sempre in Veneto, la protezione civile ha dichiarato l’allarme per disagio fisico dovuto al caldo lungo le coste e poi anche nel resto della regione, da domani a lunedì. Allerta per 72 ore anche in Campania, dove è raccomandato non esporsi al sole o praticare attività sportive nelle ore più calde. Un invito rivolto in particolare a cardiopatici, agli anziani, ai bambini e ai soggetti a rischio. Attenzione, infine, anche agli animali: a Roma il sindaco Roberto Gualtieri ha deciso di estendere lo stop alle `botticelle´ nelle ore più calde, per tutelare i cavalli da possibili colpi di calore.

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