Si riaccendono i riflettori sul restauro della fontana di Piazza della Regione a Paternò.
Ormai vicini alla conclusione dei lavori. L’intervento, ricordiamo, è stato autorizzato dalla Soprintendenza condizionandolo con precise condizioni, che furono a quanto pare, ulteriormente precisate e condivise sul verbale sottoscritto insieme con l’amministrazione comunale a fine marzo.
Si riporta la condizione posta sull’autorizzazione che si legge sul relativo N.O., considerato che non si hanno notizie sui contenuti riportati sul verbale sottoscritto con l’amministrazione, che sarebbe utile rendere pubblico, si legge: «attraverso una implementazioni sostanziale dei getti e/o fontane d’acqua, che dovranno costituire un elemento aggregativo di tutte le opere d’arte, pertanto essi dovranno essere presenti in modo omogeneo in tutta l’area in cui gravitano le opere … indicando che gli ugelli spumeggianti previsti dovranno avere altezze più alte adiacenti alle tre slanciate figure femminili dell’artista Domenico Tudisco, al fine di garantire una scenografia, che come viene indicato nella relazione della storica dell’arte, rappresenti “le tre ninfe o monacelle” legate al culto delle Salinelle di Paternò e riprendono la tradizione della mitologia greca che vedeva le sorgenti termali collegate alla presenza di queste creature”. Nel resto dell’area tali getti spumeggianti dovranno essere più bassi in modo da caratterizzare l’area come una estensione di detta zona termale»
Nelle prossime settimane, si auspica che la Soprintendenza con propri funzionari, possa accertare la corrispondenza dell’intervento in ossequio con le condizioni rese, attesa la restituzione della fontana alla città, – riconosciuta come opera d’arte contemporanea – restaurata in tutta la sua bellezza, per apprezzare finalmente le opere scultoree e musive di Tudisco e Contrafatto con i giochi d’acqua rinnovati.
