Catania, ‘Ambulanza della morte’: Corte d’Appello ridetermina isolamento diurno per il condannato all’ergastolo

La terza sezione della Corte di Assise di appello di Catania, presieduta da Elisabetta Messina, ha confermato l’ergastolo per Davide Garofalo, l’ambulanziere di Adrano coinvolto nell’inchiesta dell’ambulanza della morte.

E’ accusato dell’omicidio di tre malati uccisi attraverso iniezioni d’aria durante il trasporto dall’ospedale di Biancavilla a casa. La Corte d’appello ha escluso una delle aggravanti facendo diminuire di tre mesi il periodo di isolamento: nella sentenza di primo grado infatti l’isolamento era stato fissato in 14 mesi. Garofalo è stato condannato a pagare le spese legali per tutte le parti civili costituite, ossia familiari, Asp di Catania, comune di Biancavilla e varie associazioni antiracket e antiusura.

L’inchiesta “Ambulanza della morte” è partita a seguito di alcune dichiarazioni fatte dal testimone di giustizia Luca Arena durante la trasmissione “Le Iene”. Una indagini che ha fatto luce su un sistema di trasporti sanitari controllati dalla mafia che lucrava sul “caro estinto”.

A condurre le indagini, sono stati i carabinieri della compagnia di Paternò ; nell’inchiesta è rimasto coinvolto anche Agatino Scalisi. Accusato di un solo omicidio è stato condannato a 30 anni di carcere. Quest’ultimo è stato giudicato con rito abbreviato .

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