Dall’Egitto si è ritrovato a Pisa in cerca di un futuro un migrante 15enne egiziano, che lunedì pomeriggio si è presentato al corpo di guardia della questura toscana in cerca di aiuto.
Veniva dalla Sicilia, dove era sbarcato fra le masse di clandestini che attraccano sulle coste. Il minorenne, senza documenti, non parlava né italiano né francese, è stato aiutato da una poliziotta che conosce l’arabo. A lei ha raccontato di essere sbarcato a Catania dall’Egitto, di aver viaggiato da solo, e di aver raggiunto la città della Torre Pendente in treno. Non si sa altro.
L’adolescente, privo di parenti e conoscenti in Italia, dopo essere stato rifocillato, fotosegnalato e portato all’ospedale di Cisanello per un controllo medico, è stato preso in carico da una struttura di accoglienza per minori gestita da una onlus nel Pisano. La struttura aveva liberi alcuni posti e si è così evitato che l’adolescente venisse accompagnato dalla polizia in un’altra città, provincia o regione.
Quella del 15enne egiziano, spiegano dalla questura di Pisa, non è, purtroppo, una storia isolata ed è notorio il tema dei minori soli che arrivano in Italia, senza congiunti, senza nessuno che li segua o possa aiutare.
Solo alla questura di Pisa, fanno sapere, nell’ultimo mese sono quattro i giovani migranti che hanno chiesto aiuto. Sono tutti minorenni e sono arrivati in Italia senza familiari o conoscenti. Oltre all’adolescente egiziano nelle settimane scorse hanno bussato alla porta anche un minorenne tunisino e due pachistani. Nelle strutture di accoglienza che li accolgono trovano un posto sicuro dove stare e dove poter studiare e collocarsi in un Paese che non conoscono fino al raggiungimento della maggiore età.
