Addio al ‘Maestro’ Brigantony, le sue canzoni hanno fatto sorridere migliaia di catanesi

Se ne va a 74 anni Brigantony, musicista catanese divenuto popolare grazie a decine di composizioni musicali improntate al divertimento.

Se ne va a 74 anni Brigantony, musicista catanese divenuto popolare grazie a decine di composizioni musicali improntate al divertimento.

Nei giorni scorsi la figlia di Antonino Caponnetto – il vero nome dell’artista – sulle pagine social dell’artista aveva comunicato l’aggravarsi delle condizioni di salute del padre.

Tra i primi a dare l’addio al ‘Maestro’ è stato Antonio Ferlito, chitarrista dei Brigantini il gruppo che a partire dal nome ha omaggiato, rivisitandolo anche in chiave jazz, il repertorio di Brigantony. “Riposa in pace Tony, ti ho voluto bene, ti sarò sempre grato” ha scritto Ferlito.

Brigantony esordisce con le classiche tarantelle siciliane per poi dedicarsi alla sua grande passione, il rock’n’roll.

I doppi sensi dei testi divertono i catanesi. Molte canzoni contengono anche denunce sociali in chiave ironica e nostalgica. In un paese in provincia di Catania – raccontava egli stesso in una delle tante interviste concesse alle radio locali – il prete della chiesa accanto alla quale è montato il palco gli chiede di non cantare la canzone “U baccalaro” per evidenti ragioni di opportunità. Brigantony resiste per qualche ora ma è costretto ad arrendersi quando tutta la piazza invoca a gran voce il titolo della canzone. I dischi e le cassette di Brigantony vanno a ruba: le canzoni dei suoi album sono spesso intervallate da scenette recitate dallo stesso musicista che interpreta vari personaggi Padre Tamarindo, il mago Mpracchiapareḍḍi, il dott. U Sali.

Durante una serata passata in pizzeria assieme alla famiglia, mentre gli altoparlanti diffondono la canzone pop “The Final Countdown” degli Europe a Brigantony viene in mente il testo della parodia. Ne viene fuori uno dei ritornelli più divertenti del suo repertorio: “Ti stuppai ‘na Fanta”.

Addio Maestro Brigantony e grazie per l’allegria che sei riuscito a donare a migliaia di catanesi.

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