Vacanze, le 10 cose da fare assolutamente in Sicilia: un tuffo a San Giovanni li Cuti, tanto per cominciare

Vacanze, le 10 cose da fare assolutamente in Sicilia: un tuffo a San Giovanni li Cuti, tanto per cominciare

È un’estate da record per il turismo e se l’Italia resta la principale meta, la Sicilia si posiziona in testa al podio delle mete nostrane preferite con una percentuale del 26,6% di prenotazioni.

Lo conferma la ricerca sulle vacanze degli italiani condotta da Quorum/YouTrend per conto della piattaforma di case vacanza Wonderful Italy. Nel 2022 il turismo in Sicilia sfiora i livelli del 2019. Secondo le stime del Centro studi e ricerche per il Mezzogiorno (Srm) quest’anno le presenze sull’isola potrebbero toccare i 14 milioni, raggiungendo quasi il record di oltre 15 milioni di visitatori registrato nel 2019.

Lo stile di vita siciliano è ormai una tendenza, soprattutto per i Millennials, grazie alla sua ospitalità, alla cucina locale e alla ricchezza di bellezze ed esperienze da vivere (Ricerca Aigu/Birra Messina). Ma quali sono le esperienze da fare in Sicilia questa estate per vivere autenticamente l’isola? Birra Messina ha selezionato dalla raccolta “Esperienze di Sicilia”, realizzata dai Millennial siciliani di AIGU (Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO) 10 piccole “mete” in ognuna delle nove province siciliane, alla scoperta dello stile di vita siciliano.

1. Campeggiare sulla spiaggia di Eraclea Minoa (Agrigento) Un fiordo che si staglia a picco sul mare, una vista mozzafiato su Capo Bianco, una delle spiagge più belle della Sicilia dove il mare lambisce la pineta selvaggia.

2. Gustare una pannocchia sulla spiaggia a San Leone (Agrigento) Quella delle “pollanche” bollite è una tradizione siciliana tipicamente estiva. Ogni pomeriggio caldo e afoso è scandito dall'”abbanniata” (il grido degli ambulanti) “Pollanche cavuri e puliti”. Per quanto inusuale possa sembrare, sulla spiaggia di San Leone è possibile trovare un uomo con un piccolo carretto che le cucina sul momento.

3. Immergersi nelle atmosfere del Borgo di Sutera (Caltanissetta). Chiamato “il balcone della Sicilia” per la sua estesissima vista, Sutera offre un panorama che si estende dall’Etna fino al golfo di Agrigento. Inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia dal 2014, è ancora oggi possibile ammirare le antiche case di gesso e i tradizionali dammusi arabi (meno noti di quelli di Pantelleria ma più caratteristici, garantito). Composto da tre quartieri, Rabato, Rabatello e Giardiniello, il borgo di Sutera dista dal mare una quarantina di chilometri e si trova sul percorso della Via Francigena.

4.Tuffarsi a San Giovanni Li Cuti (Catania). La storia dei tuffi spericolati dei bagnanti che affollano il mare di San Giovanni Li Cuti è forse nota solo ai siciliani, catanesi in particolare, specie quelli più giovani e audaci. Sono in molti, ogni estate, a scegliere di sfidare la sorte mettendo alla prova abilità da “provetti tuffatori”, “buttandosi” a capofitto dal muretto delimitante lo spiazzo del porticciolo.

5.Fare un picnic al Lago Pergusa che si tinge di rosso (Enna) Il lago di Pergusa, unico lago naturale ormai presente in Sicilia, legato all’antichissima leggenda del Ratto di Proserpina, è costeggiato dalla selva pergusina all’interno della quale è possibile giungere e accedere ad antiche grotte preistoriche. Periodicamente, il lago, per una sinergia tra gli organismi microscopici che in esso vivono, fa registrare un fenomeno unico al mondo: le sue acque si tingono di rosso.
Protagonista di questo fenomeno è un piccolo gambero che per difendersi dai raggi del sole estivo si tinge di pigmento rosso.
Non si può non ammirare questo spettacolo della natura.

6.Assitere ad un concerto all’alba a Tindari (Messina). Ogni estate il Festival nazionale di musica indie “Indiegenofest” organizza un concerto all’alba presso il teatro greco-romano (quest’anno si chiude il 4 agosto con il live di Max Gazzè). Con l’occasione, si può visitare il santuario della Madonna Nera di Tindari, mèta di pellegrinaggi e punto di partenza del sentiero “coda di volpe”, un percorso escursionistico mozzafiato che dal promontorio giunge a valle presso la riserva naturale dei laghetti di Marinello in cui fare un bagno nell’acqua limpida.

7.Immergersi nell’atmosfera senza tempo dei laboratori artistici siciliani per vivere la Sicilia autentica (Palermo) come i due artisti Melinda Alaimo e Salvatore Scherma che hanno ideato per Birra Messina i due bicchieri ispirati all’arte e all’iconografia siciliane.

8.Fare wind surf con i giovani local a Punta Secca (Ragusa) Il borgo di Punta Secca è sede di escursioni e visite alla famosa casa di Montalbano ma non tutti sanno che la sua spiaggia è perfetta per gli amanti del windsurf e kitesurf poiché sempre molto ventilata. Si può provare a cimentarsi in una di queste discipline (si tengono dei corsi, anche di vela, tutto l’anno) e ammirare lo spettacolo delle vele al tramonto.

9. Concedersi un giro in barca nei dintorni di Brucoli (Siracusa). Nato come villaggio di pescatori, Brucoli, nei pressi di Augusta, è un’altra delle mete estive preferite dai Millennials siracusani. Diversi tratti di mare sono però inaccessibili via terra, è quindi grazie a un giro in barca che potrai ammirare la costa nella sua interezza e fare un tuffo alle “Acque Verdi”, uno degli specchi di mare più belli della zona.

10.Fare aperitivo a Marinella di Selinunte, a poca distanza dal parco archeologico (Trapani). Potrai visitare i primi templi greci della storia realizzati in pietra. Da una zona del parco è possibile godere di una vista spettacolare che comprende insieme templi e mare. Dopo, è possibile trascorrere la serata nella vicina Marinella di Selinunte, piccolo porticciolo molto frequentato e pieno di locali in cui i Millennials si incontrano per fare un aperitivo, magari con una Birra Messina Cristalli di Sale.
(Askanews)

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