Sarà fatto brillare mercoledì in una cava di S. M. di Licodia l’ordigno della Seconda guerra mondiale rinvenuto settimane fa

Sarà fatto brillare mercoledì in una cava di S. M. di Licodia l’ordigno della Seconda guerra mondiale rinvenuto settimane fa

La Prefettura di Catania, al termine di una lunga e dettagliata riunione tecnica organizzativa, ha disposto che lo spostamento e il brillamento dell’ordigno della Seconda guerra mondiale, una bomba d’aero anglo-americano, rinvenuta diverse settimane addietro nelle campagne di Sferro, in territorio di Centuripe al confine con quello di Paternò, sarà effettuato alla prime luci dell’alba di mercoledì 24 agosto.

Bomba che sarà fatta esplodere in una cava di Santa Maria di Licodia. A tal proposito alcune strade provinciali e quelle statali saranno vietate al transito veicolare: si tratta delle arterie viarie sulle quali si muoverò la colonna che trasporta la bomba. Nell’ordinanza sindacale nr 47 del 19 agosto firmata dal vice sindaco di Paternò Carmelo Ciccia sono specificate le strade che resteranno chiuse per consentire il transito della colonna militare: interdetti il tratto della S.S. 192, zona C.da Sferro, direzione S.P. 24; tratto della S.P. 24, che da Gerbini, in direzione Paternò, conduce a Ponte Barca; Ponte Barca; tratto della S.P. 139, da Ponte Barca fino all’innesto con la S.P. 137/I; tratto della S.P. 137/I, dall’innesto con la S.P. 139 fino all’innesto con la S.S. 121(La Paterno- Regalbuto), in C.da Schettino; tratto della S.S. 121 ricadente in territorio del Comune di Paternò, quale strada che da Paternò conduce a Schettino.

Sulla SS 121 si trova la cava dove sarà fatta brillare l’ordigno. Inoltre  i nuclei familiari quali residenti in “edifici adibiti a civile abitazione, nonché tutti gli occupanti a vario titolo di edifici e/o strutture quali sedi di attività di natura commerciale, industriale, ecc., che siano comprese nell’ambito del territorio di Paternò – si legge nell’ordinanza sindacale-, avranno l’obbligo, a tutela della loro incolumità, di evacuare le loro rispettive abitazioni, le loro rispettive strutture quali sedi di svolgimento delle predette attività, nonché le zone ad esse limitrofe e comprese nel raggio di 500 metri dalla circoscritta area di rinvenimento del suddetto ordigno, ovvero, qualora trovansi fuori dalle rispettive abitazioni, dalle rispettive strutture sopra menzionate e dalle zone ad esse limitrofe e comprese nel raggio di 500 metri come sopra specificato, di non accedervi.

E’ fatto obbligo, comunque, a chiunque, di non accedere, sia a piedi, che attraverso qualsiasi mezzo di trasporto, nelle abitazioni, nelle strutture e nelle zone sopra dette. Tutte le Forze dell’Ordine operanti sul territorio di questo Comune, unitamente ai VVFF, a quelle interessate alle operazioni in parola e agli organi di Volontariato, vorranno coordinarsi preventivamente al fine di predisporre ed attuare le opportune e necessarie misure sopra specificate”.

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