Autovelox sulla SS 284, verbali annullati per indicazioni sbagliate: quanti errori nel nome della sicurezza

Autovelox sulla SS 284, verbali annullati per indicazioni sbagliate: quanti errori nel nome della sicurezza

Un pastrocchio nel nome della sicurezza.

L’installazione a più riprese di vari autovelox lungo la SS 284, oltre alle proteste degli automobilisti ha scatenato un caos burocratico. Sono andati in confusione i Comuni interessati, chiamati a garantire la sicurezza lungo la cosiddetta ‘Scorrevole’, la strada a due corsie che si estende fino a Paternò e per la quale – vale la pena ricordare – è in corso un ‘iter lumaca’ del progetto che prevede il raddoppio delle corsie.

Sull’onda emotiva della strage automobilistica dell’ottobre 2019 sulla SS 121 Catania-Paternò che provocò la morte di 4 giovani adraniti, l’allora Prefetto di Catania Sammartino sollecitò ai Comuni l’installazione di autovelox lungo la SS284 da Paternò a Bronte, con l’obiettivo di porre freno agli incidenti stradali.

In tempi diversi e con modalità differenti, i Comuni si sono adeguati e così nei territori di Biancavilla, Paternò e Adrano sono stati installati i misuratori di velocità.

La loro attivazione e la conseguente ‘pioggia’ di verbali ai danni degli automobilisti ha scatenato le reazioni delle ‘vittime’ facendo emergere numerosi errori commessi dalle amministrazioni interessate. “I Comuni – spiega l’avv. Andrea Carmanello, paternese – hanno commesso l’errore di indicare una vecchia autorizzazione prefettizia del 2006. Il Ministero, invece, obbliga gli Enti locali a richiedere l’autorizzazione prefettizia ogni 5 anni. Questo perchè le caratteristiche della strada e il numero degli utenti che ne usufruiscono possono cambiare.

“I Comuni di Biancavilla e Paternò – aggiunge l’avv. Carmanello – basano i loro verbali su un’autorizzazione prefettizia del 2006, quando vi è una ben più recente disposizione del ministero (organo superiore) inviata a tutte le prefetture del territorio nazionale: è del 2017 e cambia le modalità di rilascio dell’autorizzazione”.

In molti casi l’errore è costato caro alle amministrazioni, in termini di mancato introito, perch i Giudici di Pace dei comunié interessati hanno accolto le ragioni degli avvocati difensori degli automobilisti. Il Comune di Misterbianco, invece, è corso ai ripari indicando una nuova autorizzazione prefettizia successiva al Piano di Sicurezza, la n°66468 del 25 giugno 2020.

La mancata omologazione degli autovelox, inoltre, ha contribuito ad aumentare il numero di sanzioni annullate in favore degli ardimentosi che non si sono rassegnati a pagare e hanno presentato ricorso. La Cassazione ha stabilito che tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni del limiti di velocità devono essere sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e taratura.

“Negli ultimi due anni – prosegue l’avv. Carmanello – ci sono state diverse pronunce riguardanti la mancata omologazione ed anche la mancata verifica degli strumenti sia da parte del giudice di Pace di Biancavilla che da parte del giudice di Pace di Paternò. Tuttavia ogni caso fa storia a sé e non possiamo considerare tutti i verbali irregolari per tale motivo. Quindi il mio consiglio è quello di considerare caso per caso controllando con attenzione alla documentazione indicata a verbale da parte della polizia locale, perché potrebbero configurarsi dei casi di difformità tra le certificazioni”. In almeno un caso il Giudice di Pace di Biancavilla ha accertato che l’apparecchiatura con la quale è stata rilevata la velocità non corrispondeva a quella indicata dagli atti prodotti dal Comune.

A Paternò, nel frattempo, il sistema di rilevamento è stato disinstallato perché è scaduta la convenzione con la società che lo gestiva. In territorio di Adrano, invece, è sorto da pochi giorni un nuovo autovelox in direzione Catania.

“Non ho ancora avuto modo di occuparmi della nuova installazione sul territorio di Adrano – conclude il legale paternese -. Mi ero occupato della precedente che era quasi al confine con il territorio del comune di Bronte, avendo fatto rilevare assieme al collega Gullotta, dell’associazione dei consumatori Aiace, il mal servizio del dispositivo installato, nello specifico risultava spenta l’illuminazione segnaletica notturna e pertanto non visibile. Il Comune, prontamente, ha provveduto allo smontaggio”.-

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