La morte di Vialli, il dolore del ‘Mancio’ ‘fratello’ di calcio insieme fino alla fine

La morte di Vialli, il dolore del ‘Mancio’ ‘fratello’ di calcio insieme fino alla fine

E’ difficile racchiudere l’amicizia tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini in una singola immagine, ma se proprio si volesse trovare un fotogramma significativo del loro rapporto ultratrentennale la scelta non potrebbe che ricadere su quel lungo e commovente abbraccio sul prato di Wembley, dopo il trionfo azzurro agli Europei dell’estate 20021.

Un gesto che ha toccato il cuore di tutti, a maggior ragione dopo la morte a 58 anni dell’ex attaccante cresciuto calcisticamente nella Cremonese, e che è destinato a diventare il simbolo di quella splendida cavalcata dell’Italia nell’Europeo rinviato di un anno a causa della pandemia di Covid-19.

Quando nel 2017 Vialli, all’epoca commentatore televisivo, aveva lasciato ogni attività per concentrarsi sulla lotta contro il tumore al pancreas, era stato proprio Mancini a volerlo fortemente accanto a lui sulla panchina della nazionale, nonostante la malattia. Ufficialmente con il ruolo di capodelegazione, anche se in realtà l’ex giocatore di Sampdoria e Juventus aveva un compito di consigliere e confidente del `Mancio´, al quale era molto vicino grazie a un rapporto consolidato negli anni dentro e fuori dal campo. In queste ore di lutto il ct di Jesi, già provato dalla recente perdita di un altro suo amico, Sinisa Mihajlovic, ha scelto la via del silenzio.

I due si conosciuti all’inizio degli anni ’80, con la maglia della Sampdoria. Insieme, gol dopo gol, hanno forgiato la squadra capace di vincere lo scudetto nel 1990-91 e di arrivare alla finale di Coppa dei Campioni persa ai tempi supplementari contro il Barcellona proprio, per ironia della sorte, a Wembley, che quasi 30 anni dopo avrebbe restituito quanto tolto in quella triste serata. Una coppia di attaccanti formidabili, che si integravano alla perfezione sul campo, e soprattutto di amici, anche fuori dal rettangolo verde. La loro ultima apparizione in pubblico (in tv, da Fabio Fazio a `Che tempo che fa´) è legata proprio a quei ricordi, in occasione della presentazione del docu-film di Marco Ponti `La bella stagione´ che celebra l’impresa dei blucerchiati nel ’91. Sempre uno accanto all’altro, come in azzurro e come ai tempi della Samp. Insieme, fino alla fine.

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