Costanzo, cordoglio unanime per la scomparsa dell’inventore del talk show in Italia: “Non morirà mai”

Costanzo, cordoglio unanime per la scomparsa dell’inventore del talk show in Italia: “Non morirà mai”

«Se ne va un padre», «Unico, non morirà mai».

Sono tante le reazioni di cordoglio alla notizia della scomparsa di Maurizio Costanzo. Per Bruno Vespa era «un grande innovatore. Ha rinnovato la radio con `Chiamate Roma 3131´, ha portato in Italia il talk show, è riuscito a fare una commissione di persone che non avrebbero mai accettato di incontrarsi. È stato un `padre´ per tutti noi. Uomo completo, ha scritto canzoni, ha diretto giornali, è stato efficiente fino alla fine. Ci siamo scambiati cortesie andando entrambi come ospiti alle nostre trasmissioni celebrative. Siamo andati in onda a reti unificate durante la guerra del Kosovo. Un grande giornalista e un grande conoscitore degli italiani».

Per Enrico Mentana «Maurizio Costanzo è stato un pezzo forte, un pilastro centrale della televisione italiana, e prima della radio, lungo cinquant’anni di storia nazionale. Uso la parola storia non a caso. Ma un ruolo così cruciale nell’intercettare le opinioni degli italiani, e nell’interagire tra loro e i leader di ogni settore, dalla politica allo spettacolo, non poteva che esporlo al rapporto con i poteri, e con i rischi. Arrivai tra i primi in via Fauro a Roma, dove Cosa Nostra aveva provato a farlo saltare in aria nel 1993, lui che con Michele Santoro aveva dato vita alla straordinaria staffetta contro la mafia, storica trasmissione tra Canale 5 e Raitre, pochi mesi prima che i Corleonesi cancellassero le vite di Falcone e Borsellino. Quando parlai a Costanzo era più tranquillo di me, e ne compresi la forza interiore, che all’esterno era mascherata da quel suo fare finto cinico romanesco». Distrutto dal dolore Pierluigi Diaco, per anni suo validissimo collaboratore: «Un dolore immenso, non so come farò senza di lui».

Molto affranto Cristiano Malgioglio: «La scomparsa del Grande Maurizio Costanzo mi ha spaccato il cuore. Non era solo un Grande Giornalista ma un uomo meraviglioso e molto affettuoso. Grazie per la tua generosità che mi hai sempre dimostrato. Mi mancherai». Il ricordo di Alba Parietti: «Una persona molto intelligente, arguta, complessa. Io devo tutto a lui. Il suo `Uno contro tutti´ resterà indelebile. Un uomo con una spiccata capacità seduttiva, narcisista, affascinante. Ha inventato una tv che resterà la prima e unica irripetibile».

Molto rattristato dalla notizia Renzo Arbore: «Abbiamo cominciato insieme. Eravamo una categoria forte e giovane che ha rivoluzionato la radio negli anni più belli anche insieme a Boncompagni. Poi, le nostre strade si sono divise ma siamo sempre rimasti amici. Ci mancherà. Mi mancherà un grandissimo protagonista della nostra scena artistica». L’attore Dario Vergassola ricorda: «La prima volta l’ho incontrato da lui, al teatro Parioli, quando facevo ancora l’operaio, io arrivavo dalla periferia dell’Impero. Per questo dicevo sempre che io sto a Costanzo come Brosio sta a Medjugorje, per me è stato come una vasca di Lourdes. Ha miracolato me e tanti altri. Ho cambiato vita anche grazie a lui». Instancabile e inesauribile sono gli aggettivi utilizzati da Antonio Ricci, il patron di Striscia.

L’ex moglie Marta Flavi ricorda: «Siamo stati molto innamorati. Quattro anni insieme con un anno di matrimonio. Persona molto affascinante. E pensare che molta gente in quel periodo faceva discorsi cretini sulla nostra coppia, perché io ero bella e lui secondo loro no. Ma bastava ascoltarlo per 10 minuti e ti innamoravi di lui, ti conquistava con le sue attenzioni e dimenticavi subito il suo abbondante aspetto. Di Maurizio ricordo solo cose belle. Il momento più bello? Un Capodanno passato da soli a casa a Roma. Lui mi diceva che non aveva mai un albero di Natale e io gliene regalai 20, tutti diversi l’uno dall’altro». Federico Palmaroli, in arte `Osho´: «Mi sarebbe piaciuto essere invitato al `Costanzo Show´: avevo già pensato al post che avrei potuto scrivere: il `Maurizio Costanzo Oshow´». `Camicia coi baffi´, collo perfetto per slogan storico: «L’idea della `camicia coi baffi´ è venuta al regista e Costanzo indubbiamente aveva un collo importante, perfetto per quello slogan», ricorda Giorgio Righi, nipote di Dino Righi il fondatore della camiceria.

Vasto cordoglio anche nel mondo politico. Da Giorgia Meloni («Grazie per aver portato nelle case degli italiani cultura, simpatia e gentilezza») a Silvio Berlusconi che ha postato:«Maurizio Costanzo è stato uno dei più grandi giornalisti e scrittori italiani di sempre. Non ha soltanto inventato un genere televisivo, ma, grazie ad una intelligenza brillante e alla sua infinita curiosità, ha spaziato in tutte le arti – come la musica – sapendosi dimostrare un innovatore, sempre avanti. È stato un giornalista coraggioso al punto da mettere a rischio la sua stessa vita. Per me era un amico, sempre vicino e sempre leale». Così il sindaco di Roma Gualtieri: «Ideatore geniale di programmi che hanno fatto storia, non dimenticheremo mai la sua intelligenza, simpatia ed ironia». Costanzo romano, romanista e per un breve periodoá diventato consulente e consigliere della società giallorossa.á«L’AS Roma piange la scomparsa, sentiremo la mancanza di uno di noi, di un membro della famiglia della AS Roma».

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