Paternò, epigrafe Iulia Florentina: Archeoclub e Kiwanis consegnano copia alla città

Paternò, epigrafe Iulia Florentina: Archeoclub e Kiwanis consegnano copia alla città

Dopo circa 5 anni terminata l’attività di ricerca di Archeoclub D’Italia sull’epigrafe Iulia Florentina portata alla luce nel 1730 nel catanese ed esposta al Louvre di Parigi.

Archeoclub D’Italia e Kiwanis hanno consegnato una copia alla comunità di Paternò.

Paternò, epigrafe Iulia Florentina: Archeoclub e Kiwanis consegnano copia alla città Francesco Paolo Scarpinato (Assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia) : “Un paio di giorni fa abbiamo scoperto, è venuta alla luce, l’antica strada a Segesta che collega la Villa del navarca Eraclio. Stiamo lavorando senza soluzione di continuità per valorizzare questo patrimonio che abbiamo unico in Sicilia e la visita a Paternò, di oggi, sta a significare l’importanza di essere presenti e di una grande attenzione che sarà traslata nel recupero degli argenti di Paternò”.

Gaetano Galvagno, (Presidente dell’Assemblea Regionale della Sicilia) : “C’è grandissima attenzione da parte della politica su questi temi. La cultura per noi è al centro. Il momento è più che favorevole per il rilancio storico artistico, archeologico e culturale della nostra regione ed è importante lavorare in sinergia per permettere il rientro degli argenti di Paternò da Berlino nella loro città”.

Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia) : “Il nostro impegno sarà costante e siamo pronti a sostenere qualsiasi iniziativa della Regione Sicilia e del Governo nazionale che possa andare in questa direzione. Riportiamo in Italia questo patrimonio, come anche gli argenti di Paternò che sono a Berlino. L’occasione buona potrebbe essere Agrigento 2025!”.

“La vittoria di Agrigento è la vittoria di tutta la Sicilia. Un paio di giorni fa abbiamo scoperto, è venuta alla luce, l’antica strada a Segesta che collega la Villa del navarca Eraclio. Stiamo lavorando senza soluzione di continuità per valorizzare questo patrimonio che abbiamo unico in Sicilia e la visita a Paternò, di oggi, sta a significare l’importanza di essere presenti e di una grande attenzione che sarà traslata nel recupero degli argenti di Paternò”. Lo ha dichiarato Assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia, Francesco Paolo Scarpinato, intervenendo oggi a Paternò, nel catanese, alla cerimonia di donazione dell’Epigrafe della Iulia Florentina da parte di Kiwanis e Archeoclub D’Italia.

“Dobbiamo lavorare affinché si possa riportare in Italia il patrimonio artistico, culturale archeologico italiano che è nei musei sparsi nel Mondo. Ad esempio al Louvre di Parigi c’è l’Epigrafe della Iulia Florentina, portata alla luce nel catanese nel 1730. A Paternò abbiamo consegnato una copia di questa epigrafe – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – molto importante per la storia siciliana. Il nostro impegno sarà costante e siamo pronti a sostenere qualsiasi iniziativa della Regione Sicilia e del Governo nazionale che possa andare in questa direzione. Riportiamo in Italia questo patrimonio, come anche gli argenti di Paternò che sono a Berlino. L’occasione buona potrebbe essere Agrigento 2025!”.

LA POLITICA METTE AL CENTRO LA CULTURA

Paternò, epigrafe Iulia Florentina: Archeoclub e Kiwanis consegnano copia alla città“C’è grandissima attenzione da parte della politica su questi temi. La cultura per noi è al centro. Mi sono personalmente mi sono recato a Roma per sponsorizzare Agrigento Capitale della Cultura 2025. La fortuna ma soprattutto il merito hanno portato Agrigento a rappresentarci come Capitale della Cultura 2025. Oggi a Paternò grande presenza del Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia che ci fa capire come ci sia attenzione per un territorio come il nostro. Cerchiamo di mettere la cultura al primo posto. Il momento è più che favorevole per il rilancio storico – ha dichiarato Gaetano Galvagno, Presidente dell’Assemblea Regionale della Sicilia – artistico, archeologico e culturale della nostra regione ed è importante lavorare in sinergia per permettere il rientro degli argenti di Paternò da Berlino nella loro città e promuovere nuove e più ampie campagne di scavo sull’acropoli che ho ritenuto di sostenere già nel corso della passata legislatura dedicando dei fondi ad hoc”.

A Paternò, nel Catanese, per la prima volta è stata consegnata alla città l’Epigrafe della Iulia Florentina, il cui originale è invece a Parigi.

“La consegna dell’epigrafe riprodotta è un fatto importante per la città perché è la restituzione di una parte dell’identità persa. I reperti quando vanno fuori dai loro luoghi di ritrovamento, quando sono decontestualizzati e il territorio si impoverisce e si impoverisce l’identità di un territorio. Dunque il lavoro di riappropriazione e di restituzione è fondamentale ed è un atto che tutti dobbiamo sostenere. La Iulia Florentina è un’epigrafe funeraria in marmo – ha affermato Francesco Finocchiaro, del Direttivo Nazionale di Archeoclub D’Italia – il cui originale è al Museo del Louvre a Parigi. Tale epigrafe, però è un importante documento per la conoscenza della prima comunità cristiana di Catania. Si tratta di un’iscrizione funeraria, recuperata nel 1730 a Catania ed esattamente nell’area compresa fra le vie Androne e Dottor Consoli . In questa epigrafe si parla della piccola Iulia Florentina, nata pagana ma battezzata in punto di morte a Hybla che è l’attuale Paternò. Dunque l’evento di domani è fortemente importante e non è solo simbolico. E’ chiaro che quella di domani sarà una riproduzione dell’epigrafe, il cui originale è purtroppo al Louvre di Parigi. Una storia davvero tutta da raccontare”.

Una staffetta Kiwanis – Archeoclub D’Italia per il ritorno dell’Epigrafe a Paternò!

“Il Club Kiwanis Paternò è un club service che si occupa principalmente dell’aiuto dei bambini indifesi nel mondo. Quest’anno il nostro club ha voluto inserire nel programma annuale delle proprie attività quello della donazione di una copia dell’Epigrafe di Iulia Florentina – ha dichiarato Angelo Corsaro, Presidente del club Kiwanis di Paternò – grazie anche alla proposta dell’arch. Francesco Finocchiaro.
Abbiamo deciso di portare avanti questo progetto, al fine di dare alla città di Paternò una parte di storia che era andata perduta. La storia di Iulia Florentina la prima cristiana di questa città, grazie anche agli studi della prof.ssa Cristina Soraci. Approfitto per dare un input alle autorità politiche di interessare chi di competenza affinché l’Epigrafe originale (che trovasi in un deposito del Museo del Louvre a Parigi) possa ritornare nella propria città”.

La cultura è fondamentale per lo sviluppo economico e turistico del territorio.

«La cultura è sicuramente una risorsa sulla quale dover puntare per lo sviluppo anche turistico di un territorio. Paternò ha un patrimonio ambientale – ha dichiarato il deputato Francesco Ciancitto, Camera dei Deputati – architettonico, monumentale, vastissimo e questo potrebbe rendere la città polo d’attrazione per i migliaia di turisti che giungono a Catania e che grazie alla metropolitana, tra qualche anno, potrebbero arrivare in città in pochi minuti. Questo potrebbe far da traino anche ad altri settori economici dell’intero comprensorio. Guardando sempre al settore culturale, penso anche ad una valorizzazione e recupero della collina storica paternese nella sua interezza. Ci sono ancora monumenti non completati (come il Convento di San Francesco) o abbandonati (come lo scavo davanti la Chiesa di Cristo al Monte). Occorre creare una strategia che guardi ad un programmazione nel breve, medio e lungo periodo».

Si è arrivati alla giornata di oggi, dopo un’attività di ricerca durata circa 5 anni.

“La ricerca su questa epigrafe è avvenuta per caso, come spesso avviene. Mi è stato posto un articolo – ha affermato lo storico Cristina Soraci – e c’era qualcosa che non mi convinceva ed allora ho iniziato a studiare, a cercare soprattutto nelle biblioteche dei documenti che potessero far luce sul luogo della scoperta della Iulia Florentina. Questo mi ha portato, nel corso di 5 – 6 anni, ad approfondire sempre di più la conoscenza di questa figura e del primo cristianesimo a Catania e nella Sicilia Orientale, Paternò ovviamente compresa”.

Lavorare al ritorno degli argenti di Paternò.

“Noi speriamo che i reperti portati alla luce, in Italia ma che oggi si trovano nei musei sparsi per il Mondo. Bisogna però anche attrezzarsi – ha dichiarato Angelo Perri, Presidente Archeoclub D’Italia “Ibla Major” – per far ritornare questo patrimonio culturale. La speranza è che almeno gli argenti di Paternò possano ritornare a casa anche per Agrigento 2025”.

Paternò dunque punta anche al rientro degli argenti.

“La donazione dell”epigrafe di Iulia Florentina alla Chiesa di Santa Maria dell’Alto ad opera del Kiwanis Club rappresenta un altro tassello – ha affermato Antonino Naso, sindaco di Paternò – nell’ottica della valorizzazione della nostra bellissima acropoli . Un percorso che siamo lieti di condividere con la Città Metropolitana di Catania alla quale ci lega una lunga tradizione cristiana . All’Archeoclub d’Italia va tutta la nostra riconoscenza per aver dato un importante contributo alla ricerca storica”.

Il progetto espositivo si è potuto realizzare grazia anche alla disponibilità e alla condivisione culturale che le associazioni proponenti hanno ottenuto dal’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna e dal parroco della chiesa Madre, Padre Salvatore Patanè.
Sono intervenute anche le autorità Kivaniane Antonio Sciuto e Elio Garozzo.

CLICCA QUI PER VEDERE L’INTERVISTA A
Rosario Santanastasio Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia

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