Biancavilla, l’inviato Rai del TG1 La Venia incontra gli studenti della scuola ‘Sturzo’: “Se volete fare i giornalisti sappiate che…”

Biancavilla, l’inviato Rai del TG1 La Venia incontra gli studenti della scuola ‘Sturzo’: “Se volete fare i giornalisti sappiate che…”

Due alunne della 3^ F della scuola ‘Luigi Sturzo’ di Biancavilla, Ludovica Paladino e Aurora Pia Schillaci, raccontano l’incontro del giornalista inviato del TG1 Giuseppe La Venia con gli studenti delle terze medie dell’istituto.

Si ringrazia la prof.ssa Carmelita Sapienza e la dirigente scolastica Concettina Rita Drago.

Giorno 19 Aprile 2023 nella Scuola Secondaria di Primo Grado “Luigi Sturzo” si è tenuto un incontro con il giornalista Giuseppe La Venia, moderato dal giornalista Nicola Savoca. Ad accoglierli il Sindaco Antonio Bonanno e la preside della scuola Prof.ssa Concettina Drago.
All’inizio dell’incontro Giuseppe La Venia ha rivolto un pensiero a Falcone e Borsellino e al piccolo Giuseppe Di Matteo uccisi dalla mafia; queste stragi avevano un mittente comune: Matteo Messina Denaro del cui arresto è stato lo stesso Giuseppe La Venia a occuparsi in un servizio per il telegiornale. Dopo questa breve riflessione gli alunni gli hanno posto delle domande riguardanti il suo lavoro e gli ostacoli che ha superato per arrivare fin qui. L’inviato del TG1 Ha iniziato a raccontare come da piccolo la sua passione per il giornalismo è nata in seguito al commentare le partite di calcio del suo paese, e all’impegno messo nella piccola radio del suo condominio. Da giovane è stato poi chiamato a lavorare nella TV regionale Telecolor, ma in seguito è stato licenziato. Tuttavia questo episodio non è stato per lui una sconfitta, bensì un modo per rimettersi in gioco e ricominciare. È stato, infatti, successivamente chiamato e assunto dalla Rai come inviato. Egli, dunque, ha preso spunto da questa sua vicenda per incoraggiare gli alunni a credere sempre in se stessi e nei propri sogni e a non arrendersi mai davanti al primo ostacolo, facendoli riflettere sul fatto che a volte da un insuccesso può nascere un’opportunità.

Il giornalista siciliano ha poi raccontato dei suoi servizi nelle zone più disastrate del mondo in questi ultimi anni. Nei primi mesi del 2020 è stato a Codogno per documentare il caso del paziente “zero” in Italia e la storia della bambina nata positiva al covid-19 e negativizzata per miracolo, rientrata poi in un paese in “festa” che l’ha accolta con canzoni per bambini e striscioni; con questo racconto ha ricordato a tutti gli alunni che la vita è un dono e va vissuta. Nel febbraio 2022, allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, ha documentato l’orrore della guerra e dei bombardamenti improvvisi, che hanno distrutto tutto; ha poi raccontato come ha vissuto lui quel periodo di permanenza in Ucraina, nei bunker sotterranei, in particolare in un ospedale pediatrico che accoglieva bambini affetti da leucemia: lì, al suonare della sirena antiaerea, i medici si sono caricati i bambini malati sulle spalle curandoli nel sotterraneo tra topi e umidità. In seguito ha raccontato una vicenda che gli è rimasta molto a cuore: ha incontrato nell’ospedale un bambino ucraino che, mettendosi a giocare con lui al pallone, come fosse allo stadio, ha come fermato per qualche minuto le bombe che nel frattempo distruggevano la città. Infine ha raccontato la sua esperienza in Turchia, qualche mese fa, in seguito al disastroso terremoto che ha fatto crollare intere città e distrutto famiglie. Ma da questo tragico avvenimento è riuscito comunque a trarre qualcosa di positivo, in particolare come la spensieratezza dei bambini possa riportare speranza anche tra le macerie; in quei giorni ha vissuto in prima persona il disagio di dormire nelle tende, usufruendo di quei prodotti che venivano spediti in Turchia dall’Italia e da altri Stati; i bambini aspettavano ogni giorno lui e la sua troupe per la diretta del mattino.

Grazie a questo incontro gli alunni si sono interessati tantissimo al giornalismo tanto che al termine molti di loro hanno fermato l’inviato per porgli ancora altre domande e per avere una conoscenza più ampia nel campo. L’esperienza è risultata costruttiva ed interessante, poiché ha fatto molto riflettere non solo i giovani ma anche gli adulti presenti sui temi trattati. Tutta la Scuola “Luigi Sturzo” ringrazia la Dirigente Scolastica per aver reso possibile che gli alunni vivessero questa preziosa esperienza formativa e Giuseppe La Venia e Nicola Savoca per avere accettato l’invito e per avere emozionato i ragazzi.

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