Aeroitalia vola a Comiso e punta il dito contro Ryanair: “Ha troppo potere e vuole dettare le regole”

Aeroitalia vola a Comiso e punta il dito contro Ryanair: “Ha troppo potere e vuole dettare le regole”

Aeroitalia parte da Comiso, nel ragusano, con tre rotte.

Da lunedì volerà per Roma Fiumicino tutti i giorni eccetto il sabato; per Bergamo, lunedì, mercoledì, venerdì e domenica e per Forlì al martedì, giovedì e sabato. Uno dei mezzi stazionera’ direttamente a Comiso, il che permetterà voli di primissima mattina. Una fase di studio che potrebbe portare – «la disponibilità c’è», ha detto Gaetano Intrieri, amministratore delegato di Aeroitalia – anche a due frequenze al giorno i voli per Roma.

Il vettore che per la prima volta si affaccia su Comiso è stato presentato proprio al Pio La Torre, dall’Ad di Sac, Nico Torrisi affiancato dalla presidente Sac Giovanna Candura, in una conferenza stampa in cui Intrieri ha aspramente criticato Ryanair pur sostenendo di averne spesso esaltato le capacità. Ryanair ha abbandonato dall’oggi al domani l’aeroporto di Comiso sostenendo che la Sac non avrebbe rispettato degli accordi, motivazione respinta con decisione da Torrisi.

Il nodo della questione sarebbe in alcuni aspetti commerciali dell’accordo che pur essendo in linea con la legislazione irlandese cozzerebbero con quella italiana e comunitaria. «Stavamo già dialogando con Catania che è aeroporto fondamentale per il nostro business plan e che è il migliore del sud Italia. Ciò che è accaduto con Ryanair mi indispettisce non da competitor ma da italiano», affonda Gaetano Intrieri. Ryanair, ha aggiunto, «tratta questo Paese in maniera irricevibile». «Dal punto di vista del trasporto aereo siamo un Paese a sovranità limitata; abbiamo un soggetto che ha un potere che non ha avuto nemmeno l’Alitalia prima della deregulation – dice riferendosi alla compagnia irlandese – e che detta le regole».

Secondo l’Ad di Aeroitalia «l’accelerazione su Comiso è avvenuta perché abbiamo finalmente visto qualcuno che ha il coraggio di dire `basta´. La partita che sta giocando l’aeroporto di Catania, per chi come me vive di aviazione da trent’anni è una partita nazionale; se Catania vince, vince l’Italia. Vedrete che altri aeroporti inizieranno a dire di non potere sottostare a queste continue pressioni di richieste di soldi». È una posizione di potere quella di Ryanair, secondo Intrieri: «Siamo un Paese che ha mandato a casa 9000 dipendenti di Alitalia e ha fatto crescere Ryanair. Ora noi contribuenti manteniamo 9000 persone in cassa integrazione perche è stato dato ad un unico soggetto un potere immenso. Chiunque come me ha studiato Economia sa che avere un soggetto con questo potere all’interno di un mercato che dovrebbe essere deregolamentato è fatto gravissimo che c’è solo in questo Paese».

A smorzare i toni, Nico Torrisi: «Vorrei parlare di Aeroitalia, non di Ryanair. Premesso che non sp

oserò linee in cui si parla di arroganza, nelle interlocuzioni con Ryanair e negli agreement commerciali ci sono dei momenti di tensione; non c’è alcun accordo che noi abbiamo disatteso. Ci sono state delle richieste irricevibili per le nostre normative italiane e contro il buon senso di un amministratore di società che vive non solo di proventi ma che vede come soci soggetti pubblici, andando oltre a ragionevoli possibilità di contributo. Ma il tema non è solo questo. Le interlocuzioni sono in corso». Ryanair su Catania fa oltre 4 milioni di passeggeri ed è il primo cliente: «Spero continui a farlo – ha aggiunto Torrisi – stiamo lavorando». Che Sac sia legata a Comiso per Torrisi non deve essere messo in dubbio. «Catania è più appetibile. Ma per Catania, Comiso è strategico. Se qualcuno è convinto che ci siano file di operatori che vogliono atterrare su Comiso, dimenticatelo!». Entro l’estate potrebbero esserci due compagnie pronte a volare su Comiso «Il territorio dovrebbe vedere altre cose», sottolinea Torrisi, che riferisce della proposta di aver chiesto un di più sulla tassa di soggiorno, 50 centesimi per fare marketing support alle compagnie che vengono a Comiso ma che la proposta è stata rifiutata come se fosse un dovere atterrare a Comiso. «Abbiamo il complesso del topolino, non possiamo dire che Comiso sia come Linate», dice Torrisi che sbotta: «Quando la politica inizierà a fare casino a Roma perché si faccia la Catania-Ragusa? Perché la gente qui si perde, l’intermodalità non esiste, cosa vi fa pensare che tutta l’Europa voglia venire a Comiso? Quale arroganza?», chiede l’Ad di Sac che riconosce l’impegno del Presidente della Regione,Renato Schifani. Insomma, accordi con Ryanair includevano anche Comiso. E senza Comiso niente incentivi. (AGI)

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