Amministrative, oggi e domani al voto 595 Comuni italiani: in Sicilia si vota il 28 e 29

Urne aperte per le elezioni amministrative in 595 Comuni italiani.

Urne aperte per le elezioni amministrative in 595 Comuni italiani.

Dalle ore 7 fino alle 23 di oggi e domani, ma anche dalle 7 alle 15 di lunedi’ 16 maggio, sono chiamati al voto oltre 4,5 milioni di elettori. L’eventuale ballottaggio, che si terra’ solamente nei Comuni con una popolazione al di sopra dei 15 mila abitanti, sara’ domenica 28 e lunedi’ 29 maggio. Date diverse per Sicilia e Sardegna, nelle quali si votera’ il 28 e il 29 maggio, con eventuali ballottaggi l’11 e 12 giugno. La tornata elettorale riguardera’ in totale 790 Comuni, 595 dei quali di Regioni a statuto ordinario e 195 di Regioni a Statuto speciale. Per quanto riguarda la popolazione, la maggioranza dei Comuni interessati (683) e’ al di sotto dei 15 mila abitanti. I principali Comuni che vanno al voto sono Ancona, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso e Vicenza. La tornata elettorale di questo weekend interessa nello specifico 4.587.877 elettori (di cui 402.967 all’estero) distribuiti su 5.426 sezioni. Per quanto concerne le modalita’ di voto, la legge elettorale distingue tra Comuni con una popolazione al di sopra o al di sotto dei 15 mila abitanti.

Per i Comuni al di sotto dei 15 mila abitanti, l’elezione avviene sempre al primo turno, per cui viene eletto il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti, senza che sia necessario il raggiungimento della maggioranza assoluta (il 50 per cento piu’ uno dei voti totali). Per ciascun candidato viene presentata anche una lista di candidati consiglieri comunali. La lista del sindaco che viene eletto ottiene i due terzi dei seggi disponibili nel Consiglio comunale, mentre l’altro terzo viene diviso in maniera proporzionale tra le altre liste che si sono presentate. Il primo seggio va al candidato sindaco, e a seguire i consiglieri che hanno ottenuto piu’ voti. Sul fronte delle preferenze, e’ da sottolineare che non e’ possibile procedere con il voto disgiunto, ossia votare per un candidato sindaco e poi per un consigliere non appartenenti alla medesima lista. Nei Comuni al di sopra dei 15 mila abitanti, viene eletto il candidato sindaco che ottiene la maggioranza assoluta dei voti, cioe’ il 50 per cento piu’ uno di tutte le persone che sono andate a votare. Nel caso in cui nessuno ottenga la maggioranza assoluta, si va al ballottaggio, al quale si sfidano i due candidati piu’ votati, e che si tiene due settimane dopo la prima tornata. Per quanto riguarda la formazione del Consiglio comunale, ciascun candidato sindaco puo’ essere sostenuto da una o piu’ liste. Il 60 per cento dei seggi e’ assegnato alle liste collegate al sindaco eletto, mentre il resto e’ diviso tra le altre liste proporzionalmente al numero di voti ottenuto. I primi posti vanno ai candidati sindaci non eletti, a cui seguono i candidati consiglieri, in base al numero di preferenze ottenuto. Nei Comuni che hanno piu’ di 15 mila abitanti e’ possibile esprimere il voto disgiunto: i cittadini, quindi, potranno votare per un candidato sindaco ed esprimere, al contempo, una preferenza per un candidato consigliere iscritto a una lista differente.

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