Malattie da zanzare, in Italia valori record per il virus del Nilo. Rilevata anche in provincia di Catania

Malattie da zanzare, in Italia valori record per il virus del Nilo. Rilevata anche in provincia di Catania

Il cambiamento climatico e il riscaldamento dell’Europa comportano anche un aumento delle zanzare e un maggior rischio di contagi e morti da malattie infettive.

È l’allarme del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che segnala valori record lo scorso anno in Italia per il virus del Nilo occidentale, con 723 casi, un terzo di quelli da contagio locale registrati in Europa (1.112), sui 1.133 casi totali e 92 decessi segnalati. L’Istituto Superiore di Sanità fa sapere intanto che sono salite a tre le province italiane con dimostrata circolazione del virus del West Nile: in Provincia di Catania è stata confermata la positività in pool di zanzare, mentre nelle Province di Varese e di Ravenna è stata confermata la positività in uccelli.

Da inizio maggio non sono stati segnalati comunque in Italia casi confermati nell’uomo, dopo la forte epidemia dello scorso anno, di cui ricorda anche l’Ecdc. Tra giugno e novembre 2022 si erano registrati 588 casi con 37 decessi (295 i casi nella forma neuro-invasiva).
Per aumentare la consapevolezza degli effetti del clima sulla salute, inclusa la diffusione di malattie infettive, e lavorare a un’inversione di rotta, l’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato la nomina di un inviato speciale del direttore generale per i cambiamenti climatici e la salute. Sarà Vanessa Kerry, rinomata esperta di salute globale, medico e ceo di Seed Global Health, organizzazione non-profit focalizzata sul rafforzamento dei sistemi sanitari.

Tornando all’allarme dell’Ecdc, si segnala come le ondate di calore e le inondazioni più frequenti e gravi e le estati più lunghe e più calde, creino condizioni più favorevoli per specie di zanzare invasive come la zanzara tigre (Aedes albopictus) e la zanzara della febbre gialla (Aedes aegypti). Dieci anni fa la zanzara tigre risultava ad esempio insediata in 8 paesi Ue/See, con 114 regioni colpite. Ora è presente in 13 paesi e 337 regioni. «Se continua così, possiamo aspettarci di vedere più casi e morti possibili per malattie come dengue, chikungunya e febbre del Nilo occidentale – ha avvertito la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon -. Gli sforzi devono concentrarsi sui modi per controllare le popolazioni di zanzare, migliorare la sorveglianza e applicare misure di protezione individuale».

Oltre a quelli del virus del Nilo occidentale, i casi di dengue acquisita localmente in Ue nel 2022 sono stati 71 (65 in Francia, 6 in Spagna). La dengue è trasmessa per lo più da zanzare Aedes (Aedes aegypti a livello globale e Aedes albopictus in Europa). La malattia è endemica in più di cento Paesi in Africa, nelle Americhe, nel sud e nel sud-est asiatico e nella regione del Pacifico occidentale, con una incidenza in crescita negli ultimi decenni. Il virus del Nilo occidentale si trasmette invece tra gli uccelli attraverso la puntura delle zanzare Culex infette e, incidentalmente, gli esseri umani e altri mammiferi (ad esempio cavalli) possono essere infettati. Circa l’80% delle infezioni da virus del Nilo occidentale nell’uomo sono asintomatiche, mentre la manifestazione clinica più comune è la febbre (ma sintomi sono anche mal di testa, malessere, febbre, mialgia, vomito, eruzione cutanea, affaticamento e dolore oculare).

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