Belpasso, Moreno Pecorino annuncia la candidatura alla Provincia: il prossimo anno le elezioni

Belpasso, Moreno Pecorino annuncia la candidatura alla Provincia: il prossimo anno le elezioni

Riscalda i motori la politica catanese in vista della prossima tornata elettorale che dovrebbe coincidere, nella tarda primavera del 2024, con le elezioni europee e con quelle provinciali; quest’ultime farebbero così ritorno dopo 10 anni dalla loro soppressione.

La legge che ne sancisce il ritorno deve essere varata nei prossimi mesi dal Parlamento siciliano.

In vista delle prossime lezioni provinciali con elezioni diretta del presidente della Provincia e l’elezione del consiglio provinciale un esponente della politica etnea esce allo scoperto.

Parliamo di Moreno Pecorino, attuale consigliere comunale di Belpasso in grado di sedere negli scranni dell’assise civica belpassese per sei consiliature consecutive ( se non è un record quasi ci manca), scende in campo accettando “l’invito” rivoltogli dai tantissimi componenti dell’associazione politico culturale “Andiamo Avanti” di candidarsi alle prossime elezioni provinciali.

“E’ giunto il momento – ha detto l’esponente politico – che le esigenze di questa parte del territorio dell’Etna, tutti i comuni della fascia sud- occidentale abbiano una particolare attenzione…Sono pronto e mi sento vivo e onorato perche guardando negli occhi i miei amici non solo di Paternò, Belpasso e Motta Sant’ Anastasia, ma anche di Ragalna, Santa Maria di Licodia, Adrano e Biancavilla, ho visto in loro un grande entusiasmo”.
L’ associazione “Andiamo Avanti” è presente non solo a Belpasso ma si è radicata a Paternò e Motta Sant’Anastasia.

SEI PROVINCE E LE 3 CITTÀ METROPOLITANE

Le Province saranno sei più le tre Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina; il progetto di riforma individua gli organi di governo e la loro composizione, introducendo la figura del consigliere supplente; stabilisce le quote rosa nelle liste, con almeno un quarto delle candidature riservato a donne; prevede la doppia preferenza di genere, come nei Comuni; introduce il collegio unico per l’elezione del presidente della Città metropolitana e della Provincia, la divisione della circoscrizione elettorale in collegi per l’elezione dei consiglieri provinciali, in modo da dare adeguata rappresentanza a tutti i territori. Per le province con popolazione superiore al milione di abitanti (come Catania) sono previsti 36 consiglieri e massimo 9 assessori; per quelle tra cinquecentomila e un milione di abitanti, 30 consiglieri e fino a 7 assessori, mentre quelle con meno di 500.000 abitanti potranno eleggere 24 consiglieri e le giunte avranno massimo sei assessori.

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