Catania, scandalo Interporti siciliani: rinvio a giudizio per l’assessore Falcone, Armao e altri 5

Catania, scandalo Interporti siciliani: rinvio a giudizio per l’assessore Falcone, Armao e altri 5

L’assessore regionale all’Economia Marco Falcone e il suo predecessore Gaetano Armao sono stati rinviati a giudizio dal gup di Catania Marina Rizza nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo Interporti siciliani.

Con i due politici vanno a giudizio dinanzi ai giudici della terza sezione panale del tribunale il prossimo 26 settembre anche l’ex assistente del coordinatore azzurro Giuseppe Li Volti, l’ex deputato regionale Nino D’Asero; l’ex amministratore di Sis Rosario Torrisi Rigano, la dipendente dell’Interporto Cristina Sangiorgi e l’imprenditore del settore della logistica Luigi Cozza. A vario titolo rispondono di induzione indebita a dare o promettere utilità, peculato, corruzione per un atto contrario ai propri doveri d’ufficio e contraffazione e uso di pubblici sigilli, nell’ambito dell’inchiesta.

L’indagine culminata con quattro arresti ai domiciliari, venne condotta da carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale di Catania tra i mesi di settembre 2019 sino al marzo 2021: venne avviata in seguito ad un esposto di dipendenti dell’azienda pubblica sul presunto falso possesso di diploma di laurea prodotta dalla dipendente di Sis Cristina Sangiorgi.

Dagli approfondimenti emersero «interferenze» esercitate dall’ex deputato regionale Nino D’Asero su Torrisi Rigano, tramite Armao e Falcone, per revocare il licenziamento per giusta causa della Sangiorgi, sua compagna, e poi per farle ottenere una posizione lavorativa migliore. I tre, secondo la procura, «avrebbero esercitato – si legge nel decreto di fine indagine – pressioni sull’amministratore unico della Sis, al fine di far revocare il licenziamento della dipendente». Le indagini dei carabinieri avrebbero inoltre portato alla luce un accordo corruttivo che sarebbe intercorso tra Rosario Torrisi Rigano e Luigi Cozza, titolare della Lct spa, società operante nel settore dei trasporti titolare dell’affidamento in concessione della gestione funzionale, operativa ed economica oltreché della manutenzione ordinaria per nove anni del Polo Logistico dell’Interporto di Catania. In particolare, Torrisi Rigano avrebbe concesso l’area in questione alla Lct Spa in uso gratuito per svariati mesi prima che venisse formalizzato il contratto, avvisando Cozza e altri manger e dipendenti della società dei controlli che la «medesima avrebbe potuto subire da parte dell’Ispettorato del Lavoro e dei vigili del fuoco e della necessità di ottenere le varie certificazioni essenziali per poter occupare gli spazi e i locali del Polo Logistico e stipulare il contratto di concessione». (AGI)

Avatar

Riguardo l'autore Redazione

1 Comments

  1. Questa è la Sicilia i dirigenti politici e i colletti bianchi siciliani che entrano ovunque basta vedere e leggere queste cose.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.