![Catania, 2 mila chili di cocaina bruciati in un impianto del Siracusano località segreta: era stata sequestrata ad Augusta dalla GdF](https://www.corrieretneo.it/wp-content/uploads/2023/07/WhatsApp-Image-2023-07-14-at-08.46.13-818x490.jpeg)
Sono stati distrutti i 1.600 panetti di cocaina, per un peso lordo complessivo di quasi duemila chili, sequestrati dal Nucleo Pef di Catania la scorsa primavera a largo delle coste orientali della Sicilia, nel mare di Augusta.
L’operazione di distruzione dello stupefacente – che avrebbe inondato le piazze di spaccio con profitti di 400/450 milioni di euro al dettaglio – è stata autorizzata dalla procura etnea a conclusione del complesso procedimento di analisi e campionatura della sostanza illegale eseguito dalle unità specializzate del nucleo pef della Guardia di finanza, anche mediante minuziose attività di riproduzione fotografica e video.
Si trattava di cocaina purissima di produzione sudamericana. Per lo smaltimento del carico è stato approntato un imponente servizio di scorta e vigilanza fino alla località segreta dove era concentrato, per i successivi trasferimento e conferimento a un impianto di termodistruzione in provincia di Siracusa.
Il trasporto è stato effettuato utilizzando un mezzo blindato scortato da militari della Compagnia Antiterrorismo e Pronto impiego e dal Nucleo Pef delle fiamme gialle di Catania. È stata inoltre prevista una sorveglianza aerea con un elicottero del reparto Operativo Aeronavale di Palermo.