Centuripe, petizione contro l’Autovelox sulla SS 121 di Schettino: “Per andare a Paternò paghiamo il pedaggio a S. M. di Licodia”

Centuripe, petizione contro l’Autovelox sulla SS 121 di Schettino: “Per andare a Paternò paghiamo il pedaggio a S. M. di Licodia”

Sono partiti lancia in resta i ‘tartassati’ di Centuripe che in questi mesi si sono visti recapitare decine di verbali dopo avere attraversato la cosiddetta ‘strada di Schettino’, la SS 121 che mette in collegamento molti comuni dell’Ennese con la provincia di Catania.

L’arteria ricade sotto la giurisdizione di Santa Maria di Licodia. Nonostante le proteste e il polverone sollevato dalla vicenda, il Comune di S. M. di Licodia non ha mai sentito la necessità di dare una propria versione dei fatti.
Il problema delle multe a raffica – fino a 7 per ogni automobilista – riguarda, a dire il vero, anche molti paternesi che utilizzano quella strada dove vige il limite massimo di velocità di 50 km/h.

Nella petizione si chiede di “…prendere ogni opportuno provedimento finalizzato a risolvere i tanti disagi creati dall’autovelox che insiste lungo la strada statale 121, in prossimità di Schettino.
Trattasi del rilevatore automatico di velocità che ricade ai margini del territorio del Comune di Santa Maria di Licodia (CT) e che sta creando seri problemi finanziari ai tanti conducenti di veicoli a motore che si imbattono contro questo assurdo marchingegno, che fissa a soli 50 chilometri orari il limite di velocita in un’area di aperta campagna, in violazione all’articolo142 del vigente Codice della Strada.
“Queste limitazioni – si legge ancora – sono state imposte nonostante il luogo non rappresenta un ‘centro abitato’ perché privo di strutture pubbliche e di servizi essenziali (piazze, piscine, strutture ospedaliere, chiese) che sono indispensabili affinchè un’area sia definita realmente tale”.

Per i promotori della sottoscrizione quel limite di velocità non è giustificato nella posizione in cui si trova cioè fuori dal centro abitato.
“In passato – osserva Michele Sportaro, tra i promotori della petizione – la sistemazione delle strade statali ha permesso ai piccoli paesi dell’entroterra, come Centuripe, di facilitare le comunicazioni scambi commerciali. Oggi questo freno imposto dall’autovelox sembra a tutti gli effetti il vecchio dazio delle dogane: paghiamo il pedaggio al Comune di S.M. di Licodia per passare da Paternò”.

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