A Catania e Palermo “Gli attassati” in anteprima: il secondo film di Matranga e Minafò su Prime

Due agguerriti antieroi decisi a riscattare tutti gli «attassati» d'Italia dalle vessazioni di «Equitù». Si intitola «Gli attassati» il secondo film con Matranga e Minafò, diretto da Lorenzo Tiberia, che sarà presentato in anteprima a Palermo e Catania prima dell' arrivo su Prime a partire dal 31 agosto. Un film prodotto da Lungta Film, Sicilia Social Star e Vision Distribution in collaborazione con Amazon Prime Video, il film del regista Lorenzo Tiberia ha per protagonisti Matranga e Minafò alla loro seconda fatica cinematografica. Il film racconta la storia degli abitanti di una piccola cittadina dispersa nel Sud, già messi in ginocchio dalla crisi economica e dalla pandemia, improvvisamente sommersi dalle cartelle esattoriali da «Equitù». Dietro al la «tassazione illecita», in realtà, si cela il sindaco, uomo cinico e corrotto, disposto a tutto pur di appianare il bilancio comunale e conquistare la poltrona di segretario all'interno del suo partito. Tra le vittime degli esattori capitanati dal temibile direttore di «Equitù», detto lo sceriffo, anche Toni, squattrinato rappresentante di guanti e mascherine, ed Emanuele, bizzarro hair-stylist per cani. I due, mentre si trovano in fila negli uffici di «Equitù», scoprono di essere legati a quella salatissima cartella esattoriale per mancati adempimenti del salone di bellezza per cani di Emanuele, di cui Toni risulta essere proprietario a seguito di un'eredita` lasciata dalla nonna defunta.

Due agguerriti antieroi decisi a riscattare tutti gli «attassati» d’Italia dalle vessazioni di «Equitù».

Si intitola «Gli attassati» il secondo film con Matranga e Minafò, diretto da Lorenzo Tiberia, che sarà presentato in anteprima a Palermo e Catania prima dell’ arrivo su Prime a partire dal 31 agosto.

Un film prodotto da Lungta Film, Sicilia Social Star e Vision Distribution in collaborazione con Amazon Prime Video, il film del regista Lorenzo Tiberia ha per protagonisti Matranga e Minafò alla loro seconda fatica cinematografica.

Il film racconta la storia degli abitanti di una piccola cittadina dispersa nel Sud, già messi in ginocchio dalla crisi economica e dalla pandemia, improvvisamente sommersi dalle cartelle esattoriali da «Equitù».

Dietro al la «tassazione illecita», in realtà, si cela il sindaco, uomo cinico e corrotto, disposto a tutto pur di appianare il bilancio comunale e conquistare la poltrona di segretario all’interno del suo partito. Tra le vittime degli esattori capitanati dal temibile direttore di «Equitù», detto lo sceriffo, anche Toni, squattrinato rappresentante di guanti e mascherine, ed Emanuele, bizzarro hair-stylist per cani. I due, mentre si trovano in fila negli uffici di «Equitù», scoprono di essere legati a quella salatissima cartella esattoriale per mancati adempimenti del salone di bellezza per cani di Emanuele, di cui Toni risulta essere proprietario a seguito di un’eredita` lasciata dalla nonna defunta.

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